Lo stappo: Don Carlino Pecorino

Il Pecorino Don Carlino di De Fermo è un vino che celebra l’autenticità di questo vitigno.

Scopriamo insieme le caratteristiche uniche di questo vino, lontano dalle mode del momento e fedele alle sue origini.

Il Pecorino è un vitigno che negli ultimi anni ha conquistato sempre più spazio sulle nostre tavole.

Tuttavia, spesso viene proposto in versioni eccessivamente fruttate e profumate, lontane dall’espressione autentica di questo vitigno.

Il Pecorino Don Carlino di De Fermo rappresenta una felice eccezione, un vino che restituisce al Pecorino la sua identità più rustica e sincera.

Il Pecorino: un vitigno riscoperto

Il Pecorino, per lungo tempo sottovalutato, è stato riscoperto dai produttori che hanno saputo valorizzarne le potenzialità. Tuttavia, molti di questi vini presentano un profilo aromatico eccessivamente fruttato e floreale, in contrasto con le caratteristiche tipiche del vitigno.

Don Carlino Pecorino: un ritorno alle origini

Il Pecorino Don Carlino di De Fermo si distingue per la sua autenticità. Lontano dalle mode del momento, questo vino esprime con chiarezza le caratteristiche tipiche del vitigno:

Profumi intensi e complessi: Note floreali, fruttate e minerali si intrecciano in un bouquet aromatico ricco e persistente.
Gusto fresco e sapido: Al palato, il vino si presenta fresco e sapido, con una buona acidità che bilancia la struttura.
Personalità: Il Don Carlino è un vino con una forte personalità, che non cerca di imitare altri stili.

La produzione biodinamica

La cantina De Fermo segue i principi della biodinamica, lavorando in armonia con la natura e utilizzando solo prodotti naturali. Questo approccio permette di ottenere vini più espressivi e rispettosi dell’ambiente.

Un abbinamento perfetto

Il Pecorino Don Carlino è un vino versatile, perfetto per accompagnare piatti di pesce, formaggi freschi e verdure grigliate. La sua freschezza e la sua sapidità lo rendono ideale anche come aperitivo.

Il Pecorino Don Carlino di De Fermo è un esempio di come un vitigno autoctono possa esprimere al meglio le sue potenzialità, senza rinunciare alla propria identità.

Questo vino è un invito a riscoprire i sapori autentici e a valorizzare la biodiversità del nostro territorio.

Autore

Fabio Riccio
Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it
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Fabio Riccio

Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it