Lo Stappo: Pinot Noir Pierre Morey 2014

Lo Stappo: Pinot Noir Pierre Morey 2014

Lo Stappo: Pinot Noir Pierre Morey 2014

Il mondo del vino è pieno di regole e convenzioni, ma a volte è proprio infrangendole che si scoprono le esperienze più emozionanti.

Questo è ciò che è accaduto all’autore di questa recensione, che ha deciso di abbinare un Pinot Noir della Borgogna a una pizza, sfidando ogni convenzione enogastronomica.

Il Bourgogne Pinot Noir Pierre Morey 2014 si è rivelato una piacevole sorpresa.

Prodotto da un vigneron biodinamico, questo vino esprime una complessità e un’eleganza che lo distinguono dai tanti Pinot Noir industriali presenti sul mercato.

Produttore: Pierre Morey, un vigneron tradizionalista e biodinamico di Mersault.

Uve: Pinot Noir 100%.

Affinamento: In piccole botti di rovere.

Profumi: Frutta rossa, fiori, tabacco.

Gusto: Succoso, croccante, con tannini equilibrati e una piacevole acidità.

Biodinamico: La vinificazione biodinamica conferisce al vino una maggiore complessità e un’espressione più autentica del terroir.

Eleganza: Il Pinot Noir Pierre Morey è un vino elegante e raffinato, perfetto per chi ama i vini rossi delicati e piacevoli da bere.

Versatilità: Nonostante la sua eleganza, questo vino si è rivelato sorprendentemente versatile, abbinandosi anche a piatti meno convenzionali come la pizza.

L’abbinamento tra il Pinot Noir Pierre Morey e la pizza, seppur inusuale, si è rivelato un’esperienza positiva. Il vino ha saputo esaltare i sapori della pizza, offrendo un contrasto interessante tra la freschezza del vino e la sapidità della pizza.

Il Bourgogne Pinot Noir Pierre Morey 2014 è un vino che invita alla scoperta e alla sperimentazione.

Un’etichetta che merita di essere assaggiata e che potrebbe sorprendere anche i palati più esigenti.

Autore

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    Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it

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