Lo stappo: Rebula Reserva 2015 Slavček
In Slovenia, le piccole aziende vitivinicole custodiscono tesori enologici unici, valorizzando vitigni autoctoni e tradizioni secolari.
Nella Valle del Vipacco, la macerazione sulle bucce dei vini bianchi è un’arte antica, ben prima che diventasse una tendenza.
La Rebula Reserva 2015 Slavček è un esempio sublime di questa tradizione, un vino che racchiude in sé l’essenza del territorio.
La Valle del Vipacco, con il suo microclima unico, è il luogo ideale per la produzione di vini macerati di alta qualità.
L’azienda Slavček, attiva dal 1700, si trova a Potok, un piccolo borgo immerso nella natura.
Il nome “Slavček”, che significa “Tra i boschi“, evoca l’armonia tra la vigna e l’ambiente circostante.
Slavček segue i principi dell’agricoltura naturale, con interventi minimi in vigna e in cantina.
La Rebula Reserva 2015 è prodotta senza l’uso di prodotti chimici, filtrazioni o altre pratiche invasive.
Solo una piccola aggiunta di solforosa all’imbottigliamento garantisce la stabilità del vino.
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Colore: Ambrato brillante.
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Profumo: Intenso e complesso, con note di frutta a polpa bianca, albicocche secche, spezie mature, agrumi, erbe di campo e fieno.
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Gusto: Elegante e avvolgente, con una struttura equilibrata, una piacevole vena acida e sapida, e un finale lungo e armonico.
La Rebula Reserva 2015 Slavček va servita fresca, a circa 12°C. È un vino da centellinare, ideale per accompagnare momenti di relax e contemplazione.
La Rebula Reserva 2015 Slavček è un vino che conquista per la sua autenticità e complessità. Un’esperienza sensoriale che celebra la tradizione e il territorio, un vino che lascia un’impronta indelebile nella memoria.
Autore
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Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it
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