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Lo stappo: Serra del Prete 2012

Lo stappo: Serra del Prete 2012

Avete mai provato a salvare una serata in un ristorante deludente con un solo calice di vino? Con il Serra del Prete 2012 di Musto Carmelitano, è possibile. Questo Aglianico, dall’eleganza inusuale, è riuscito a trasformare una cena deludente in un’esperienza memorabile.

Un profilo sensoriale unico

Il Serra del Prete 2012 si distingue per la sua complessità e la sua finezza. Al naso, un bouquet aromatico intenso e avvolgente, con note di frutta rossa, spezie, liquirizia e un tocco balsamico. Al palato, tannini setosi e una struttura equilibrata si fondono in un’armonia perfetta.

Un’enologia rispettosa

La cantina Musto Carmelitano, guidata da Elisabetta e Luigi Carmelitano, adotta un approccio rispettoso della materia prima e dei processi naturali. L’affinamento in acciaio e cemento del Serra del Prete preserva la freschezza e l’eleganza del vino, esaltando le caratteristiche del vitigno Aglianico.

Perché scegliere il Serra del Prete 2012?

Eleganza e complessità: Un vino che sorprende per la sua finezza e la sua capacità di evolvere nel bicchiere.
Versatilità: Si abbina perfettamente a piatti di carne rossa, formaggi stagionati ma anche a preparazioni più insolite come una frittura di pesce.
Un’espressione autentica dell’Aglianico: Un vino che rappresenta al meglio le potenzialità di questo antico vitigno.
Un vino da scoprire

Il Serra del Prete 2012 è un vino da scoprire e da riscoprire. Un’etichetta che merita un posto speciale nella vostra cantina.

Abbinamenti consigliati

Carni rosse: bistecca alla fiorentina, brasato al barolo
Formaggi stagionati: pecorino romano, parmigiano reggiano
Pesce: frittura di pesce misto, crostacei

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  • Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it

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Fabio Riccio

Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d'Italia de l'Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l'Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d'Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L'Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it

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