Ad Oberkampf, località centralissima a pochi passi da Place de la République nella pizzeria Ober Mamma si tiene l’ultima tappa del 2016 di LSDM all’estero, a Parigi. Focale delle tematiche riguardanti la pizza è indubbiamente la tradizione napoletana.
Luciano Pignataro, introdotto da Barbara Guerra e coadiuvato da Stefano Palombari dell’italianissimo sito L’Italie à Paris (con la funzione di traduttore) introduce raccontando come la pizza napoletana si distingua da tutte le altre per peculiarità quali la morbidezza, la scioglievolezza, la possibilità di essere ripiegata a portafoglio su se stessa e la leggerezza.
Una prima chiave di lettura di questa tappa parigina è quindi il fine, potremmo dire educativo, su quel tipo di pizza che possa rispondere con le proprie caratteristiche a questa “appellation”, come direbbero a Parigi.
Segue un’interessante panoramica di Luciano sulle tipologie, precisamente quattro, di pizza: la marinara, la pizza attraverso la quale è realmente possibile misurare l’abilità di un pizzaiolo, la margherita che prende il suo nome dalla dedica alla famosa Regina, un’altra è quella ripiena, che anticamente conteneva al suo interno elementi da “rifilatura” del banco ed il ripieno fritto.
Ad esibirsi per primo è Giacomo Guido, pizzaiolo ischitano, che esegue una pizza a metà strada tra la margherita “vecchio stile” e le cosiddette pizze 2.0 (o canotto). Pizza molto leggera, di ottima idratazione, con deliziose farciture ed un bel retrogusto di amaro.
A seguire è stata la volta di Vincenzo Esposito della pizzeria Carmnella che ha ammaccato una Marinara molto in stile con quella regolarmente sfornata nel suo locale partenopeo. Uno dei dati significativi è stato l’intervento di Guido sulla “gavetta”, raccontando la sua trafila decennale per poter essere definito pizzaiolo.
Giacomo Guido inoltre ha sfruttato la sua esperienza ed il suo bagaglio di conoscenza, nonostante la giovane età, per imporsi sulla piazza Londinese grazie a competenze che per il Regno Unito erano e sono tutt’oggi molto importanti e che gli permetteranno certamente, volendo, di potersi misurare alla grande anche in patria.
Vincenzo Esposito, rappresentando la quarta generazione della sua famiglia in campo pizza, ha portato il vento della tradizione e di chi letteralmente “si è fatto sui banchi”. La chiusura è stata del pizzaiolo resident di Ober Mamma, Raffaele “Lello” Sorrentino.
Ottima la pizza, una delle migliori a Parigi e molto apprezzata da tutti noi presenti.
[slideshow_deploy id=’17224′]
Le ricette di QB: Bigoli in salsa di acciughe con rosa dell'Isonzo I bigoli in…
Al via i nuovi corsi per valorizzare il patrimonio enogastronomico del Sannio Il Sannio Consorzio…
La Primavera del Castellinaldo 2025 L'Associazione Vinaioli del Castellinaldo è lieta di annunciare la seconda…
Rottensteiner: tradizione e qualità nei vini dell'Alto Adige da 500 anni La cantina Rottensteiner, situata…
Spreco alimentare, Bestack: “Appello al settore per presidiare Bruxelles” Dal 2022 il Consorzio Bestack è membro della…
Donne e gusto: tra cucina, cultura e spettacolo Fabiana Romanutti è una laureata in…
This website uses cookies.