Mandragora fra gli spinaci: intossicazione da verdure velenose nel Napoletano

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I carabinieri della compagnia di Pozzuoli sono intervenuti all’ospedale Santa Maria Delle Grazie per alcune persone ricoverate per intossicazione alimentare per aver ingerito della mandragora. Una di queste è in prognosi riservata.

Al momento, secondo il bilancio tracciato dall’Asl Napoli 2 Nord, gli intossicati sarebbero 10, appartenenti a 3 distinti nuclei familiari. Avrebbero ingerito verdura, probabilmente velenosa, acquistata in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida.

Allucinazioni e problemi gastrointestinali i sintomi rilevati. Sintomatologia che sarebbe riconducibile alla “mandragora”, pianta che si sarebbe confusa con spinaci e biete.

La stessa Asl ha allertato tutti gli altri ospedali del territorio per eventuali arrivi di altri intossicati. Tecnici della prevenzione sono in giro con Nas e Carabinieri di Pozzuoli per eventuali ritiri di verdura a scopo precauzionale. Quella finora sequestrata è verdura sfusa, quindi per quella confezionata non ci sono stati problemi.

Al momento, si esclude che lo scambio sia avvenuto in una sorta di mercato nero dove i prodotti costano di meno. Potrebbe invece essersi trattato di un errore commesso all’inizio della filiera, al mercato all’ingrosso, visto che il prodotto è stato poi acquistato da diversi acquirenti.

Che cos’è la Mandragora o Mandragola?

La mandragora (Mandragora officinarum L.) – o mandragola, che dir si voglia – è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae.

Divenuta famosa e apprezzata nell’antichità per le sue presunte proprietà magiche, oggigiorno la mandragora rappresenta una pianta piuttosto temuta, poiché altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili. Data la sua tossicità, l’impiego della mandragora in medicina e in erboristeria non è consentito. Tuttavia, alcuni dei principi attivi in essa contenuti vengono impiegati – agli opportuni dosaggi – in ambito farmaceutico per la preparazione di medicinali destinati al trattamento di disturbi di vario genere.

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