Michele Chiarlo, icona del vino piemontese, ci lascia a 88 anni
Il mondo del vino piemontese piange la scomparsa di Michele Chiarlo, il celebre produttore vinicolo, avvenuta nella sua casa di Calamandrana all’età di 88 anni.
Nato da una famiglia di viticoltori, Chiarlo è stato una figura di spicco nel settore, riconosciuto come il primo ad aver portato l’attenzione internazionale sui vini Moscato e Barbera d’Asti.
Chiarlo iniziò la sua carriera giovanissimo dopo gli studi alla Scuola Enologica di Alba. È stato un pioniere nel valorizzare il vitigno Barbera, creando i primi cru nella sua zona d’origine e diventando il primo presidente dell’Associazione dei produttori del Nizza docg. La sua visione ha contribuito a elevare la Barbera e il Moscato d’Asti a livello mondiale.
Presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato negli anni ’80, Chiarlo ha anche sostenuto progetti di riqualificazione, come il borgo Cerequio a La Morra e il resort Palàs Cerequio. La sua impronta nel mondo del vino è evidente attraverso la sua tenuta innovativa, l’Art Park La Court, uno dei primi esempi di land art nei vigneti.
Michele Chiarlo, insieme ai figli Alberto e Stefano, ha continuato a guidare la cantina Michele Chiarlo, una delle più prestigiose del Piemonte. La sua eredità si riflette non solo nei premi e riconoscimenti ottenuti, ma anche nel contributo alla promozione dei vitigni autoctoni e all’arte del vino.
Lascia la moglie Giuseppina e i figli, che continueranno a preservare e far crescere il suo straordinario lascito nel mondo del vino piemontese.