Mostra fotografica sulle malghe nel Museo Etnografico del Friuli

11 Maggio 2023 11:00

Mostra fotografica Le malghe di Ugovizza/Ukovške planine. Le Fotografie di France Stele in mostra nelle sale del Museo Etnografico del Friuli Palazzo Giacomelli, via Grazzano, Udine.

Un mondo che profuma di fieno, che risuona di campanacci, che sa di formaggio, che racconta di estati che diventano presto inverni.

Una mostra che, grazie al corredo di apparati multimediali, rimanda a parole di un tempo legate alle attività praticate nelle terre alte e interviste nel dialetto locale di Ugovizza sottotitolate in italiano.

Le malghe di Ugovizza/Ukovške planine, mostra curata da Rudi Bartaloth, Nataša Gliha Komac e Špela Ledinek Lozej, è stata resa possibile grazie al lavoro congiunto del Centro Culturale sloveno Planika Stella Alpina Valcanale di Ugovizza (UD), dell’Istituto di etnologia slovena ZRC SAZU e dell’Istituto per la lingua slovena “Fran Ramovš” ZRC SAZU di Nova Gorica (Slo).

Il Museo Etnografico del Friuli ha valorizzato ulteriormente la raccolta di scatti di Stele con un’esposizione di beni materiali di proprietà del museo.

France Stele

France Stele, che ha cominciato a fotografare a tredici anni, si definisce fotografo d’altura in quanto intende proseguire la tradizione di Janko Ravnikar e Jaka Čop, fotografi di montagna. La maggior parte dei suoi lavori è infatti rappresentato da immagini di cime, alberi d’altura e scatti di resti di vita in alta montagna. Nel 1979 Stele ha incontrato l’etnografo sloveno Tone Cevc. Nell’estate del 1980 i due sono partiti per una ricerca etnografica alle malghe di Bohinj, in Slovenia, di Zilja/Gaital in Austria e di Ugovizza in Valcanale. Le immagini raccolte nella mostra sono il risultato di questa ricerca.

Orari di apertura: fino all’11 giugno 2023 dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00

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Autore

  • Romanutti

    Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.

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