“Muore il padre indiscusso della pizza casertana. Addio a Giuseppe Del Buono”
di Giustino Catalano
Si è spento stamattina Giuseppe Del Buono, figlio di Generoso Del Buono, padre di Gennaro, proprietario della pizzeria Da Gennaro di Corso Secondigliano a Napoli.
Generoso Del Buono, aprì, nel 1968, una pizzeria a Caserta, a via Tescione, “Il giardino rosso” e la affidò alla figlia Raffaella e al figlio Giuseppe.

“Il giardino rosso”, fino alla fine degli anni 90, oltre ad essere la prima pizzeria in assoluto di Caserta, è stato un punto di riferimento di successo.
Giuseppe, oltre ad appartenere ad una famiglia centenaria di pizzaioli partenopei, i “Dello Buono”, è stato maestro per tanti giovani, che da lui, nel suo locale di Caserta, hanno appreso i segreti dell’arte bianca e del mestiere.
Giuseppe, inoltre, è stato uno dei primi pizzaioli a partecipare al Mondiale di Parma, posizionandosi tra le posizioni più alte.
Rimane a Caserta, un suo erede, Nello Rossi, che sin dall’apertura della sua piccola pizzeria d’asporto, “Nello Pizzeria” di Corso Giannone, è stato affiancato da Giuseppe Del Buono, maestro della pizza napoletana.
Personalmente ho avuto il piacere di conoscerlo nella pizzeria Da Gennaro del mio amico fraterno Maurizio, suo nipote, qualche mese fa.

Ho il ricordo di un uomo sorridente e per nulla ammaliato dalle luci della ribalta dello star system dei pizzaioli.
Uno che se “la poteva tirare” ma preferiva badare al concreto. Fare le pizze.
Arrivederci MAESTRO (qui ci sta). Fa buon viaggio.
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Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.
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