Nasce la farina di grillo Made in Italy e a Milano il primo hamburger
Dopo il via libera dell’Unione Europea all’uso della farina di grillo nel nostro Paese c’è chi ha fiutato l’opportunità economica e ha deciso di investire sugli insetti.
Alcuni imprenditori ci lavorano da tempo: chi producendo farina, chi commercializzando cibi (chips, patatine, pasta), chi allevando grilli.
A produrre la prima farina di grillo made in Italy sarà la Nutrinsect, azienda nata del 2016 a Montecassiano (Macerata) creata dall’ex calciatore Francesco Cianni, che oggi conta 6 dipendenti oltre i 3 soci fondatori per un fatturato di 300.000 euro nel 2022 .
“Il nostro è ancora un progetto pilota e abbiamo grandi margini di crescita, quest’anno puntiamo a superare il milione di euro. Abbiamo creato una vera e propria filiera tutta Made in Italy che va dal deposito delle uova alla trasformazione in farina di grillo”, sottolinea l’amministratore, che spiega anche come si arriva alla macinazione degli insetti: “Innanzitutto rispettiamo, anche sotto il profilo etico, il ciclo vitale dei grilli che vengono soppressi al trentesimo giorno di vita attraverso una morte dolce, abbassando la temperatura dell’ambiente. Quindi li essicchiamo e infine passano alla macinazione per ottenere la farina”
Intanto a Milano da “Pane e Trita” ha debuttato in questi giorni l’hamburger con l’1,6% di farina di grillo nell’impasto: chi lo ha assaggiato ne evidenza il sapore tutt’altro che pronunciato dato che, appunto, la percentuale è minima.
Questo nuovo superfood incuriosisce e divide: sui social media, in particolare, non si risparmiano invettive di alcun tipo, ma in molti invece si dimostrano curiosi e disponibili ad assaggiarlo.