Natale: per i dolci è un ritorno alle origini
Per i dolci del prossimo Natale è un ritorno alle origini.
Festività più raccolta, con contrazione dei consumi ma compensata dall’orientamento a un prodotto di qualità. La tendenza emerge dall’Osservatorio SIGEP di Natale che ha incontrato i maestri Iginio Massari, Roberto Rinaldini, Sal De Riso, Sonia Balacchi e Alessandro Dalmasso, da sempre legati alla manifestazione internazionale di Italian Exhibition Group dedicata alla gelateria, pasticceria, cioccolateria e panificazione artigianali e al caffè, in calendario dal 21 al 25 gennaio prossimi nel quartiere fieristico di Rimini.
“Il mercato del cibo fuori casa, dal punto di vista della spesa – spiega Matteo Figura, director Foodservice Italy di The NPD Group – , da qui a Natale continua a crescere, ma spinto dall’aumento dei prezzi. Già a giugno ’22 aveva raggiunto gli stessi livelli del giugno ’19, proseguendo nella crescita durante l’estate. Nei dati CREST di NPD Group si registra un -12% di presenze fuori casa e sebbene stia recuperando terreno la colazione, nel prossimo futuro ci aspettiamo un assestamento per la diminuzione del potere d’acquisto”.
“Durante le festività natalizie di quest’anno, magari si acquisteranno meno prodotti, ma di un livello più alto. Un approccio che fa ben sperare per il futuro di un settore che è stato messo in grossa difficoltà negli ultimi due anni e che, per restare in piedi, non può che puntare su qualità e tradizione”, è il sentiment di Alessandro Cavo, presidente dell’Associazione “Gli Storici” Caffè e Ristoranti Storici d’Italia aderente a Fipe-Confcommercio.
“Alle persone sta a cuore vivere il Natale con i suoi simboli e i suoi riti”, racconta Massari. Secondo gli Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana (Apei) il 70% dei clienti sceglie la semplicità e la serenità della ricetta classica del panettone.