cibo ed economia

Nuovo regolamento UE sull’origine dei prodotti ortofrutticoli

Nuovo regolamento UE sull’origine dei prodotti ortofrutticoli

Il nuovo regolamento europeo sui prodotti ortofrutticoli introduce importanti novità per i consumatori, garantendo una maggiore trasparenza sull’origine dei prodotti.

Scopriamo insieme cosa cambia e quali sono le implicazioni per produttori e consumatori.

L’origine in etichetta: un passo avanti verso la trasparenza

A partire dal 1° gennaio 2025, il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 ha introdotto nuove regole per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli in Europa. Tra le novità più importanti, l’obbligo di indicare l’origine di frutta secca e a guscio, fichi secchi, uva secca e banane mature.

Perché è importante conoscere l’origine dei prodotti?

  • Trasparenza: I consumatori hanno il diritto di sapere da dove provengono i prodotti che acquistano, per fare scelte consapevoli e sostenere l’economia locale.

  • Qualità: L’origine di un prodotto può influenzare la sua qualità, le caratteristiche organolettiche e il valore nutrizionale.

  • Tracciabilità: L’indicazione dell’origine facilita la tracciabilità dei prodotti in caso di problemi legati alla sicurezza alimentare.

Quali prodotti sono interessati dal nuovo regolamento?

Oltre ai prodotti ortofrutticoli freschi, il regolamento si applica anche a:

  • Frutta secca e a guscio: mandorle, nocciole, noci, pistacchi, ecc.

  • Fichi secchi

  • Uva secca

  • Banane mature

Cosa cambia per i consumatori?

  • Maggiore informazione: In etichetta sarà sempre più facile individuare il paese di origine del prodotto.

  • Scelte più consapevoli: I consumatori potranno scegliere i prodotti in base alla loro provenienza, preferendo quelli locali o di determinate regioni.

  • Trasparenza sulla filiera: La tracciabilità dei prodotti aumenta la fiducia dei consumatori nei confronti del sistema agroalimentare.

Quali sono le implicazioni per le aziende?

Le aziende che commercializzano i prodotti interessati dal regolamento dovranno adeguare le proprie etichette, indicando in modo chiaro e leggibile il paese di origine. Inoltre, dovranno garantire la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera.

Il nuovo regolamento europeo rappresenta un passo avanti importante verso una maggiore trasparenza e sostenibilità nel settore agroalimentare. L’obbligo di indicare l’origine dei prodotti è una vittoria per i consumatori, che potranno fare scelte più consapevoli e sostenere l’economia locale.

Autore

  • Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.

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Giustino Catalano

Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.

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