Olio extravergine d’oliva: come scegliere il migliore
- Loreto Nemi
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L’olio extravergine d’oliva (detto anche olio evo) è il condimento numero uno nella nostra dieta mediterranea.
Come avviene la raccolta delle olive
La raccolta delle olive può essere meccanica da terra oppure può avvenire per scuotitura.
Tradizionalmente le olive possono essere raccolte:
- a mano per brucatura (uno dei metodi più tradizionali)
- a mano con il telo
- con pettini e altri agevolatori meccanici
- con la raccattatura manuale, con le reti a terra si aspetta la caduta spontanea del frutto
Trasportate al frantoio, le olive subiscono un processo di ventilazione durante il quale il frutto viene pulito dai rametti e dalle foglie per poi passare sotto un getto d’acqua potabile.
Si procede, infine, all’estrazione dell’olio.
Il prodotto realizzato è conosciuto come olio novello e per poterne gustare tutto il sapore si usa di solito assaggiarlo per la prima volta con patate e carote, oltre che con la classica bruschetta.
Perché “extravergine”?
L’olio extravergine d’oliva è molto più ricco di polifenoli e antiossidanti rispetto a un olio di oliva semplice.
In Italia abbiamo una grande tradizione legata all’olio d’oliva e sugli scaffali dei supermercati ne troviamo di tutti i tipi e qualità: fruttato, saporito, delicato, robusto ecc.
Scegliere un olio d’oliva buono non è facile e spesso si può incappare in frodi o sofisticazioni alimentari che mischiano l’olio di oliva con altri oli vegetali.
L’attributo “vergine” sta ad indicare che il processo estrattivo è stato eseguito unicamente con metodi fisici e meccanici, senza l’utilizzo di solventi che caratterizza ad esempio l’estrazione di molti oli di semi e senza miscelazione con oli di altra natura.
L’olio di oliva non extravergine è solo una miscela di oli raffinati e di olio vergine.
In più, a differenza degli altri tipi di olio quello extravergine è l’unico ad avere i polifenoli, straordinari antiossidanti naturali.
I polifenoli dell’olio evo proteggono le membrane delle nostre cellule impendendo o rallentando la formazione di diversi tipi di tumore, soprattutto il tumore all’intestino come dimostra una recente ricerca condotta dal policlinico di Bari.
Quanto costa un olio extravergine d’oliva di qualità?
Un olio di qualità non può costare pochi euro.
So bene di cosa parlo perché a Pofi, il mio paese d’origine, la mia famiglia ha degli ulivi e ogni anno in questo periodo seguo il processo di raccolta e produzione, che comprende anche la scelta di un buon frantoio, preferibilmente a pietra con macinazione a freddo. E ti assicuro che il prezzo di raccolta e produzione non è affatto basso.
Al produttore l’olio costa minimo 5 euro o anche più.
Per questo motivo, mi chiedo come fanno alcuni tipi di oli in commercio a costare soltanto 3 euro a litro. Molto probabilmente non si tratta di puro olio extravergine d’oliva.
Comprare un olio buono è un piccolo investimento per la salute, che conviene fare, anche perché la quantità che se ne usa giornalmente è talmente poca che alla fine ti costa meno di un caffè al giorno.
Per maggiori informazioni visita il mio blog (QUI) e la mia pagina facebook (QUI).
Dietista, Nutrizionista, Specialista in Scienze della Nutrizione Umana, Perfezionato in Fitoterapia. Docente al corso di Laurea in Dietistica e al Master di I e II Livello in Nutrizione dell’Università Cattolica di Roma (Policlinico Agostino Gemelli). Docente e Cultore della Materia in Endocrinologia e Nutrizione Umana presso Scienze Motorie, Università Cattolica Milano. Riceve presso lo studio medico di Roma, via di San Pancrazio 7A. Telefono: 06 96 70 18 88 – loretonemi@gmail.com – Sito web – Facebook