Pane arabo? La ricetta della Pita… "alla napoletana"

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La mia amica Heba, una velatissima quanto affascinante signora egiziana, laureata in farmacologia e mamma di quattro bellissimi bambini e tuttora residente in Kazakistan, mi mostró come realizzare il pane arabo e da esso ne ho tratto la mia interpretazione.
E’ facilissimo. Si impasta il pane con acqua, farina, sale e lievito.
Gli arabi utilizzano il comodissimo lievito di birra disidratato, che corrisponde all’italiano “mastro fornaio” e che si puó trovare in negozi di prodotti esotici in confezione da 500g.
Dopo una lievitazione di un paio di ore, lei stendeva delle sfoglie sottilissime di pasta, che lasciava riposare qualche minuto e poi cuoceva in forno, con il grill riscaldato al massimo e la placca da forno altissima (praticamente attaccata al grill!) per circa un minuto, girando una volta.
La mia versione differisce nel cuocere panini più alti. Anche il mio pane arabo si gonfia, ma la differenza è che formano un po’ di mollica.
Il mio procedimento è il seguente.
Ottengo una pasta umida ed elastica, impastando due cucchiai di lievito in polvere oppure un cubetto di lievito di birra, un cucchiaio abbondante di sale, 100 ml di acqua (mezzo bicchiere) e 1/2 kg di farina. Lascio riposare da due ore a mezza giornata a seconda della temperatura. Stendo dei dischi di pasta molto sottili e li ripongo sulla placca da forno.
Inforno con il grill del forno acceso al massimo e lascio cuocere fino a che non hanno assunto un bel colore e attendo che raffreddi..se ci riesco!

di Marilena Di Lorenzo
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