Parte “Marasma Gastronomico” un calendario di cene a 4 mani per il Centro Storico di Napoli

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Da un’idea di Francesco Frascione, chef de “I Gerolomini. Trattoria Pop” de I Tribunali di Napoli, al via oggi “Marasma Gastronomico” un calendario di 6 eventi, 6 “cene pop a 4 mani” per mettere insieme chef, visioni, personalità, menù e fantasia della tradizione culinaria della nostra città.

 

Francesco Colantonio, Mario Avallone, Nives Monda e Potito Izzo, Salvatore Giugliano, Sabrina Russo, Gabriele Cardillo sono i 6 nomi che insieme allo chef Francesco Frascione, per 6 sere, una volta al mese, metteranno insieme mestiere e passione, e un pò di sana follia, per dar vita a delle esperienze gastronomiche speciali con in mente un obiettivo preciso: accendere una nuova luce sul centro storico di Napoli. Partendo dalla cucina, dalla tradizione culinaria.

 

“Ogni appuntamento, ogni serata che si svolgerà qui a “I Gerolomini”, è un incontro con una personalità diversa che sta lavorando tanto per il nostro Centro Storico – sostiene lo chef Frascione – è attraverso la cucina e i nostri piatti che parliamo della nostra città. E l’immagine che vogliamo dare è di una realtà viva ed in continua evoluzione: salda ai valori tradizionali ma allo stesso tempo in grado di accogliere turisti e napoletani stessi in modo sapiente.

 

Vogliamo creare un circuito virtuoso, che metta insieme realtà del territorio e aziende locali, trattorie e ristoranti, chef e professionisti del settore. Il centro Storico di Napoli non è un “marasma” ma un cuore pulsante che ha tanto da dire”

 

Una nuova luce dunque, con una serie di eventi dal nome provocatorio che vogliono mettere in risalto la qualità della proposta del Centro Storico che è ben lontana dalla cosiddetta “proposta turistica” ma mette insieme la tradizione con una visione più ampia della cucina e dell’enogastronomia.

 

Economia circolare, prodotti del territorio, qualità, tradizione, relazioni e iniziative per il Centro Storico di Napoli saranno i temi che gli chef discuteranno con gli ospiti tra una portata ed un’altra.

 

“Partiamo da qui, dal centro storico di Napoli. Mettiamo insieme persone, professionalità, prodotti del territorio. Accendiamo una luce nuova – continua Frascione – Tutti gli chef coinvolti sono entusiasti e pieni di idee. La cucina non è spettacolarizzazione, la visibilità che nuovi media hanno dato alla nostra professione deve essere usata per salvaguardare le realtà in cui viviamo”

 

La prima cena stasera alle ore 20:00 alla Trattoria Pop “I Gerolomini. A cucinare con lo chef di casa ci sarà il giovane chef Francesco Colantonio de l’Hotel Le Massif Courmayeur.

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I GEROLOMINI

“I Gerolomini” Trattoria Pop nasce  dalla volontà di 4 giovani napoletani convinti che il centro storico di Napoli continuerà ad emergere nel mondo grazie all’ energia e alla volontà dei napoletani stessi.

 

Alessandro Cerrone, Nino Di Costanzo , Valerio Begonja e Francesco Frascione, hanno deciso di investire in un nuovo e singolare concept a piazza dei Gerolomini, di fronte all’omonima chiesa che lascia i turisti senza fiato per la sua

bellezza.

 

Hanno unito le forze ed oggi sono lì, al civico 287 con un locale unico nel suo stile creato e realizzato da Marianna Vittorioso, architetto/artista locale, con l’obiettivo di raccontare Napoli attraverso l’arte contemporanea e la cucina della tradizione.

 

Napoli verace e creativa, Napoli dei vicoli e dell’avanguardia. Nasce così la nostra “Trattoria Pop”, non un luogo qualunque ma un posto dove la cultura popolare napoletana possa essere vissuta come in un viaggio unico attraverso i suoi piatti e le sue opere d’arte.

 

Lo chef Francesco Frascione

Nato a Napoli, cresciuto a Ercolano proprio alle pendici del Vesuvio, ha l’immagine di un pomodoro del piennolo tatuato sul braccio destro e porta nel cuore Forcella dove nasce sua figlia Mia, Francesco è un cuoco eclettico che ama sperimentare nuovi accostamenti e sapori senza però mai dimenticare le sue origini partenopee.

 

Ha girato l’Europa, lavorando nelle cucine di prestigiosi ristoranti dove tra le esperienze più significative spiccano quella al Maxi dell’Hotel 5 Stelle Capo La Gala in costiera, 1 stella Michelin, lo Shoreditch House di Londra e nella capitale francese presso l’Atelier di Joël Robuchon, 2 Stelle Michelin.

 

La cucina de I Gerolomini

Proponiamo una cucina che parte dalla tradizione e che guarda al futuro utilizzando tecnica e attenzione ai dettagli ma soprattutto che vuole portare avanti l’autenticità. Non una proposta turisticizzata ma vera, sincera, fatta di antiche ricette tramandate ma anche di tanta ricerca con l’intenzione di far vivere ai commensali un’esperienza verace e viva.

 

Ai Gerolomini infatti proponiamo ricette tradizionali e semplici puntando in primis sulla qualità degli ingredienti, la loro freschezza, la stagionalità e l’equilibrio dei sapori.

 

Nei menù i piatti si alternano proprio in base alla stagionalità ma ci piace inserire sempre anche qualche proposta alternativa, qualche combinazione che non ti aspetti, qualche cottura più elaborata per esaltare il gusto degli elementi protagonisti, restando però sempre nella semplicità delle cose e nella loro autenticità.

 

Gli artisti de I Gerolomini

Una location unica progettata e curata dall’architetto/artista Marianna Vittorioso che ospita opere di tanti altri artisti napoletani contemporanei.

 

Tra installazioni suggestive e rievocative della Vittorioso, come quella di una cascata di libri che viene giù dal soffitto che ci fa pensare ( nel bene e nel male! ) alla storica e “saccheggiata” Biblioteca dei Gerolomini o, altro elemento importante della Chiesa, la Quadreria, qui riproposta con le foto delle icone napoletane come Totò, Sofia,Troisi, c’è l’installazione di un singolare ascensore antichissimo e l’elemento jolly della seconda sala con

pavimento a scacchiera e solaio ligneo recuperato , da cui si intrufolano le scimmie di Seletti, che sembra stiano rubando delle lampadine.

 

Tra Le sedute recuperate da antiquari locali, sono d’impatto le sedie Him & Her di Fabio Novembre, due corpi nudi che rievocano il peccato originale, Adamo ed Eva seduti ad un tavolo illuminato dall’elegante sfera IC di Flos.

 

E ancora: le opere di Alessandro Famino, di Pasquale Manzo, gli ex voto di Fabio Paolella.

 

Ogni angolo, ogni dettaglio racconta la nostra città e parla di una Napoli che guarda oltre, contemporanea e all’avanguardia ma fortemente legata, nonostante tutto, alla sua tradizione e alla sua storia più profonda e verace. Come solo Napoli stessa sa fare.

 

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