PIZZE GOURMET, ECCO LA NUOVA COLLEZIONE A DOPPIA “FIRMA” EMILIO BRIGHIGNA – GIANNI DEZIO

blank
Otto pizze: quattro a base padellino, e cioè con un impasto fritto, che fa vapore e viene poi asciugato in forno ventilato, leggero, friabile e goloso, e quattro a base della classica napoletana, con cornicione più stretto. È l’Exclusive Collection ideata e realizzata da Emilio Brighigna anima e braccio di Carpe Diem-diversamente pizza (che il 26 dicembre ha aperto il quarto ristorante a Chieti Scalo) e di Gianni Dezio, chef contaminato tra Abruzzo e Venezuela, oggi operativo nella sua Più Tosto Gastro Bottega di Atri (Teramo).
L’incontro tra i due talenti della cucina si è creato quasi per caso, stimolato dalla giornalista gastronomica Eleonora Lopes. L’intesa culinaria che si è instaurata tra Dezio e Brighigna si è tradotta in un progetto convincente e armonico al palato.
blank
La degustazione a cui abbiamo partecipato si è aperta con una pizza fuori menù, creata sul momento appositamente per la serata: la Pizza Zero come l’hanno chiamata Brighigna e Dezio, a base padellino, con tartare di gambero di Mazara del Vallo, su crema di fave, con rucola fritta e limone.
blank
A seguire l’Atzteca Abruzzese, con impasto di farina di mais, con crema di mais, verdure strascinate e peperone di Altino croccante a conferire quella punta di amaro per raggiungere l’equilibrio perfetto dei gusti. Spiritoso il nome scelto per la terza pizza in degustazione, Limonando con Alice, dove le acciughe del Cantabrico, poggiate sulla base padellino si incontrano con stracciata, liquirizia di Atri, firma inconfondibile di Gianni, e limone candito. Anche sulla canditura il tocco è di Dezio, fatta con la tecnica sottovuoto.

Il giro degustazione è andato avanti con la Baccalà Mantecato, a base napoletana, con cipolla di Fara Filiorum Petri, presidio Slow Food, olive taggiasche e basilico. E ancora Babalus, napoletana, con indivia, nocciole e patè di fegatini, una pizza quasi pre-dessert. Gran finale con Bacio sulla Guancia, con guancia di scottona brasata al Montepulciano, insalata di cavolo e coriandolo e maionese alla senape, base padellino.

Le pizze sono assaggiabili intere, con due proposte di menù degustazione, uno da 4 spicchi di pizza a scelta nell’intera collezione in abbinamento con tre vini e una con antipasti, cinque spicchi e quattro vini. Un’idea brillante, forse il primo caso in Abruzzo di menù degustazione  a base pizza, che consente di fare un viaggio nella collezione, ma anche di scegliere sapori diversi e innovativi che potrebbero non convincere su una pizza intera.

Lascia un commento