Ristorante Tre Archi ad Altamura
- Michele Polignieri
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Tre Archi è nel cuore del centro storico di Altamura a 2 passi dalla cattedrale federiciana.
Al centro dell’areale vocato alla produzione del frumento, la pizza e la pasta non possono che tributare il grande rilievo alla cucina mediterranea e rappresentare il trampolino per la crescita impressionante di questo locale che, ad oggi, vanta una sobria espressione territoriale, autentica e, come rimarcano i proprietari, senza alcuna manomissione, una sorta di cartolina dunque della tradizione agroalimentare di territorio.
La conduzione di Tre Archi, pur essendo rigorosamente familiare, offre il migliore comfort all’ospite sia per tempi di attesa che per efficienza e calore dell’accoglienza del locale, forte di ben trenta unità di cui, ad eccezione dei due uomini di famiglia, è tutta targata al femminile; in cui si apprezzano le preziose finiture murali in pietra murgiana e le poltrone a forma di pecora, tutte opera dello scultore altamurano Vito Maiullari.
Vi troviamo una ECCELLENTE carta dei vini comprendente le variegate espressioni del territorio nazionale, ed una gastronomia contadina quale biglietto da visita dei titolari, arricchita da rare preparazioni marinare iconiche in questo scorcio di Puglia piuttosto defilato dal litorale, come la famosa “Riso patate e cozze” e le preparazioni di baccalà con legumi, che arricchiscono un abbondante paniere di antipasti di terra con bombette arrosto servite ancora bollenti sul piccolo fornelletto da tavolo, salumi locali e internazionali e formaggi, fritture orticole e tanto altro.
Tra i primi privilegio assoluto per le paste fresche che vengono prodotte direttamente nel locale, condite con salse molto eloquenti come i cavatelli al ragù di brasciole (involtini di carne bovina tipicamente pugliesi farciti con trito di prezzemolo, aglio, formaggio), su vellutata di formaggio canestrato, o gli spaghettoni, freschi ma callosi, di semola locale conditi con salsa al pomodoro di sponsali e pancetta, orecchiette e cime di rapa, oltre ai primi piatti conditi con l’immancabile fungo cardoncello.
Le carni dominano la scena dei secondi con SPASAROLA DI AGNELLO (Agnello cotto nel coccio con muscari, funghi cardoncelli, pomodori e patate), Salsiccia punta di coltello frutto della riduzione in piccoli pezzetti del solo capocollo degli splendi suini allevati nella contermine Basilicata e sempre disponibili nelle macellerie locali ; Braciolette di manzo cotte in pignata con verdure, Pecora nella Pignata
Spasarola
Ottime le pizze speciali come:
- Pomodorini, funghi cardoncelli e salsiccia di maiale tagliata a punta di coltello
- Radicchio e stracciatella
- Provola Affumicata e speck
- Gorgonzola, noci e pancetta
- Cardi, provola podolica ed acciughe di Marzamemi
- oltre alle classiche della tradizione mediterranea (margherita, marinara, bufala, quattro stagioni).
Interessante la ricerca delle farine per le pizze della “città del pane” (nomen omen), che comprendono anche gli impasti ottenuti da farine da mulino a pietra (tutto corpo), oltre alla costante presenza di Mariella con la sua immancabile postazione di lavoro con tavoliere da lavoro e brocca d’acqua, valente collaboratrice di Mina e Peppino, abile nel realizzare estemporaneamente cavatelli, orecchiette strascinate e tagliolini, pronta ad accogliere le richieste dell’ospite che ne volesse esplorare la raffinata elaborazione della cucina.
Il locale dispone di un adeguato assortimento di bottiglie di olio extravergine accuratamente scelte tra le cultivar del ricchissimo panorama varietale pugliese: coratina, peranzana, cima di Bitonto, cellina di Nardò, leccino, oltre a qualche grande prodotto trans regionale (ortice, casaliva, nocellara).
Al secondo piano del locale si trova la “zona lounge” per deliziose soste dopo cena, dove sarà possibile farsi cullare da finissimo cioccolato, distillati e sigari, da godersi comodamente all’interno della stessa o accolti nella piccola, quanto suggestiva, terrazzina prospiciente ai magnifici campanili della locale cattedrale federiciana intitolata a Santa Maria Assunta.
Immancabili i rosoli di microliquorerie artigianali oltre al consueto Padre Peppe, ma tanto altro nella cristalliera dei distillati “di rango” per i clienti più esigenti.
TRE ARCHI | Trattoria – Pizzeria – Take away
Via San Michele 28 – 70022 Altamura (Ba)
Tel. 080 3115569 – Email info@trearchi.it
CHIUSO IL MERCOLEDÌ (ECCETTO FESTIVI E PREFESTIVI)
Aperto sia a pranzo che a cena.
Ferie 1 settimana a luglio.
Coperti 80 + 20 esterni + zona lounge
Prezzi 25/35 € vini esclusi
Carte di credito: tutte
Nato in Calabria nel marzo del 58 da genitori pugliesi, esercita la professione di Medico Veterinario Igienista (Qualità e Sicurezza Alimentare) presso la ASL BARI come Dirigente Medico Veterinario Area Ispezione e Controllo degli Alimenti di Origine Animale. Laureatosi in Medicina Veterinaria nel 1985, consegue la seconda Laurea in Scienze della Maricoltura ed Igiene dei Prodotti Ittici presso l’UNIBA nel 2007. Esercita per quanto previsto per i medici e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, la libera professione intra moenia ad Altamura a favore di animali d’affezione. Si occupa da sempre di produzione agro alimentare, è stato curatore/relatore per corsi sui formaggi, sulle carni e salumi, oltre referente regionale in Puglia, dal 2007 al 2014, del progetto educativo e di formazione per i docenti del MIUR “Orto in Condotta”. Fonda nel 2007 l’Associazione “Il Sogno di Arlecchino_Ricerca e tutela della Biodiversità” che candida alla gestione del progetto pilota “CENTRO STUDI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ E DEL TURISMO SOSTENIBILE” ed all’utilizzo di terapie “altre” nel contesto del disagio mentale. Sommelier con diploma AIS , ha collaborato al progetto editoriale dell’A.I.S. Puglia “Messaggi in Bottiglia” e di Slow Food Editore “Extravergine”. E’ Iscritto dal 2011, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Olii di Oliva Vergine ed Extravergine ed è membro effettivo del Gruppo Panel di assaggio olio DOP Terre di Bari, presso la Camera di Commercio di Bari. Impegna la propria competenza istituzionale, per declinare al meglio le tematiche inerenti la produzione agro zootecnica e la valorizzazione dei prodotti di qualità sanitaria, etica e nutrizionale anche in attività extra professionali, attraverso l’organizzazione in ambito Universitario di eventi a carattere scientifico e di aggiornamento professionale; nel 2015 consegue il Master Universitario in Cultura dell’Alimentazione e delle Tradizioni eno gastronomiche, presso l’Università degli Studi UNIROMA 2 di Tor Vergata.Ha governato la Condotta Slow Food delle Murge dal 2010 al 2018