Se Rossopomodoro si tinge di giallo
- redazione
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…in Porta Romana.
C’è una cosa che amo fare spesso a Milano ed è andare a mangiare una pizza in Rossopomodoro di viale Sabotino, orgogliosa roccaforte di Vincenzo Capuano, uno degli alfieri della grande e recente trasformazione della pizza napoletana.
La pizza Margherita è sicuramente il fiore all’occhiello del suo incessante impastare: come un segugio, Vincenzo controlla i tassi di umidità negli angoli del suo ristorante e idrata con un pizzico d’acqua in più ogni giorno il suo panetto, sfruttando al massimo il mix di farine Caputo che ha a disposizione.
Ma è anche nelle pizze speciali che si sublima la sua creatività.
La “Gialli e mozzarella” è tra le migliori della carta, soprattutto se accompagnata da un prosecco leggero o una birra beverina.
Il datterino giallo è un’antica varietà di pomodoro che negli ultimi tempi è balzato agli onori delle cronache forse più per il colore che per i reali valori alimentari: l’appassionato cliente, incuriosito dalla stravaganza cromatica, è ben felice – ogni tanto – di non immergersi nel solito rosso.
Salvo poi scoprire che la salsa di datterini di Battipaglia è gustosissima, dolce e zuccherina, soprattutto se pareggia degnamente – come fa – la sapidità dell’abbondante ricotta depositata in scaglie.
L’esperienza si rivela una vera e propria contaminazione di sapori, irrinunciabile, per una delle pizze speciali più interessanti del panorama milanese.