Si è conclusa la settima edizione di Pastry Best
- anna cali
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Si è conclusa la settima edizione di Pastry Best, il simposio tecnico sulla pasticceria italiana contemporanea. Sono stati 36 i pasticcieri professionisti che hanno preso parte alla nuova edizione di Pastry Best.
Il simposio tecnico esperienziale sulla pasticceria italiana contemporanea organizzato dalla scuola di Petra Molino Quaglia.
Si è tenuto il 19 e il 20 febbraio nell’antico molino della famiglia Quaglia (Vighizzolo D’Este – PD).
Tra questi, Pina Toscani di Grigoris LaBakery (Mestre – VE) si è contraddistinta vincendo il premio Pastry Best.
Sono stati due giorni dedicati ai pasticcieri professionisti, pensati con un format esclusivo di lavoro a squadre che ha stimolato il dibattito tra i partecipanti creando opportunità concrete di crescita professionale, sia sul piano tecnico, sia su quello del marketing.
Il titolo di questa settima edizione è stato “Tradizione e intelligenza artificiale”, in quanto ha analizzato come l’intelligenza artificiale stia entrando velocemente nelle attività di pasticceria e in quelle della ristorazione.
«L’intelligenza artificiale è uno strumento che viene utilizzato quotidianamente in tanti lavori – ha dichiarato in apertura del simposio Piero Gabrieli, Direttore Marketing di Petra Molino Quaglia.
In questo scenario, la competenza del pasticciere o del professionista si rivela ancora più importante, in quanto il rischio è quello di essere guidati da un mezzo dotato di intelligenza, ma che manca di sensibilità emotiva e di esperienza.
Tuttavia, le attività di comunicazione delle aziende – social, video, eventi – sono fondamentali, poiché senza materiali da “dare in pasto” alla rete si rischia di scomparire».
Intelligenza artificiale e intelligenza emotiva sono gli aspetti contrapposti della macchina rispetto all’uomo:
A Pastry Best 2024 il dibattito si è sviluppato intorno a questo dualismo, prendendo come spunto gli effetti dell’intelligenza artificiale nel processo di modifica e ri-bilanciamento di una ricetta di pasticceria, per vivere l’esperienza della collaborazione del pasticciere con un software “intelligente”.
Pastry Best ha compreso sia attività di natura tecnica, con quattro laboratori – tenuti da Corrado Assenza (patron Caffè Sicilia a Noto – SR),
Davide Ferrante (pasticciere sviluppo nuove ricette di pasticceria in Università della Farina),
Luca Giannino (tecnologo alimentare e ricerca su impasti in Università della Farina) con Andrea Rundo e Fabrizio Mancinetti (esperti in impasti di prodotti salati in Università della Farina),
Piergiorgio Parini – in cui i professionisti hanno lavorato in gruppo, sia laboratori legati al marketing e alla gestione economica dell’azienda.
Il simposio ha avuto come fil rouge il passaggio generazionale nella pasticceria italiana, con un’agenda ricca di spunti e che ha toccato argomenti tra cui:
tecniche di produzione economicamente sostenibili, attenzione alla filiera degli ingredienti di base, apertura alla cucina e al mondo dei vegetali, il rapporto tra tradizione e intelligenza artificiale, lettura dei nuovi comportamenti di acquisto dei consumatori finali, tecniche di comunicazione social per la promozione della propria pasticceria, tecniche utili ad affrontare i cambiamenti indotti da alta inflazione, e tanto altro ancora.
A intervenire, relatori d’eccellenza come Alessio Cannata e Giulia Salis (Linkiesta Gastronomika), Tommaso Venturini (sommelier e patron di Stilla a Colognola ai Colli – VR) e Piero Gabrieli (Direttore Marketing Petra Molino Quaglia).
Ad aprire il simposio, Alberto Magrì, il giovane Pastry Chef livornese che su Instagram vanta oltre 3 milioni di follower:
ha raccontato la sua storia, spiegando com’è riuscito a diventare uno dei pasticcieri più seguiti al mondo sui social network, e come il suo stile di comunicazione sia in totale controtendenza con gli standard del settore.
«Il simposio intende far lavorare le persone insieme, proprio come avviene all’interno delle realtà aziendali – ha affermato Chiara Quaglia, Amministratore Delegato di Petra Molino Quaglia – Coinvolgere, assecondare e rendere partecipi tutti coloro che lavorano all’interno dell’unità produttiva, oltre ad allenare a fare squadra con chi non si conosce, è estremamente importante».
Al pasticciere che ha dimostrato la maggiore propensione a esercitare la propria intelligenza emotiva nel corso dei laboratori tecnici è stato infine assegnato il premio Pastry Best:
un riconoscimento pensato per la nuova generazione della pasticceria italiana, votato non solo dai quattro relatori tecnici, ma anche da tutti gli altri partecipanti.
A contraddistinguersi ottenendo il premio è stata Pina Toscani di Grigoris LaBakery (Mestre – VE).
Diventato punto di riferimento per il settore, ogni edizione del simposio si pone l’obiettivo di trasmettere una visione d’insieme della pasticceria con particolare attenzione alle tendenze in atto nei mercati di riferimento.