Soave e Soppressa, un viaggio sensoriale con La Strada del Vino Soave 2025
La prima edizione di “Soave e Soppressa si è tenuta la settimana scorsa, appena rientrata da questo viaggio nei sapori della tradizione veronese” che si è rivelata un’autentica celebrazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, un evento che ha saputo coniugare sapientemente tradizione, territorio e passione artigianale.
L’iniziativa, organizzata dalla Strada del Vino Soave, che dal 1999 promuove il valore del patrimonio vitivinicolo e culinario locale, si è svolta al Ristorante Tregnago 1908 di Montecchia di Crosara e ha offerto un percorso di degustazione che ha messo in luce non solo la celebre soppressa veneta, ma anche i vini Soave, l’olio extravergine, il pane, la reciotina e la famosa giardiniera di Stefano Alberti, tutti prodotti realizzati seguendo ricette tramandate di generazione in generazione.
«Uno dei compiti della Strada del Vino Soave – spiega il presidente Stefano Alberti, recentemente riconfermato alla guida dell’Ente – è valorizzare le produzioni tipiche del territorio, tra cui la soppressa, un salume che da moltissimi anni viene preparato non solo dai produttori ma anche da semplici appassionati».
«Questa iniziativa – prosegue Alberti – è un’occasione unica per scoprire le diverse interpretazioni della soppressa, conoscerne la storia e le tipicità, e apprezzare un prodotto che da sempre trova posto sulle tavole di ristoranti, trattorie e famiglie».
Partecipare a questo evento è stato per me un’esperienza indimenticabile, tanto da rendermi entusiasta all’idea di prendere parte anche alla prossima edizione, dove potrò nuovamente immergermi in questo straordinario connubio di tradizione e innovazione.
Durante la giornata, ho potuto apprezzare come il territorio, con i suoi paesaggi mozzafiato e le colline baciata dal sole, si rifletta nelle caratteristiche uniche dei vini Soave, che devono il loro prestigio alla particolare composizione del suolo, ricco di sostanze minerali e influenzato dalle peculiarità climatiche della zona.
La Strada del Vino Soave non è soltanto un itinerario che attraversa i vigneti e le cantine, ma un vero e proprio percorso emozionale che lega le persone al territorio, creando un ponte tra la tradizione contadina e le nuove tecniche di produzione.
L’evento ha rappresentato un’occasione privilegiata per incontrare produttori che con passione e dedizione hanno raccontato la storia dei loro prodotti, offrendo degustazioni che vanno dalla morbidezza e delicatezza della soppressa, realizzata con una stagionatura che varia da sei a ventiquattro mesi, fino alla complessità e raffinatezza dei vini Soave, capaci di esprimere in ogni sorso l’identità autentica del territorio veronese.
In questo contesto, ogni assaggio si trasforma in un viaggio alla scoperta delle tradizioni locali, dei segreti custoditi nei piccoli laboratori artigianali e nei vigneti che si estendono tra dolci colline e antichi borghi, testimoni di una storia millenaria che continua a evolversi pur mantenendo intatta la sua anima.
Partecipare a “Soave e Soppressa” significa abbracciare un’esperienza completa, in cui ogni dettaglio, dal profumo del pane appena sfornato al gusto inconfondibile della soppressa, contribuisce a narrare la bellezza e la ricchezza di una terra che sa ancora oggi sorprendere e incantare.
Il vino Soave è rinomato per la sua eleganza e freschezza, espressione perfetta di un territorio unico nel suo genere.
Il paesaggio del Soave, caratterizzato da dolci colline soleggiate e suoli vulcanici a matrice basaltica, crea le condizioni ideali per la coltivazione delle uve Garganega e Trebbiano.
Questo connubio tra clima, terreno e tradizione si traduce in un vino che si distingue per una delicata mineralità, una piacevole acidità e aromi che spaziano dalla frutta fresca ai sentori floreali.
In ogni sorso si percepisce l’essenza di un territorio ricco di storia, dove l’agricoltura sostenibile e il rispetto per le tradizioni locali continuano a guidare la produzione vinicola, rendendo il Soave un vero e proprio ambasciatore della cultura enologica veronese.
Questa zona veneta vanta radici storiche profonde che risalgono all’epoca romana, quando la viticoltura era già diffusa grazie alla favorevole combinazione di clima e suoli.
Nei secoli successivi, durante il medioevo, la zona divenne un crocevia di influenze culturali e nobiliari, che contribuirono a consolidare la tradizione enologica.
Con il passare del tempo, le tecniche di coltivazione e vinificazione si sono evolute, pur mantenendo vive le antiche pratiche tramandate di generazione in generazione.
Oggi, il Soave rappresenta non solo un eccellente vino bianco, ma anche un patrimonio storico e culturale che racconta la storia di un territorio ricco di tradizioni e innovazioni.
La tradizione culinaria del Soave rappresenta un patrimonio ricco e variegato, in cui la cucina veneta si fonde con tecniche antiche e ingredienti genuini, creando piatti tipici dal sapore inconfondibile.
In questa terra, la valorizzazione dei prodotti locali, come il celebre vino Soave, l’olio extravergine e le prelibatezze artigianali, dà vita a ricette tramandate di generazione in generazione, capaci di esaltare l’identità del territorio.
La cucina soave si distingue per l’attenzione alla qualità e alla tradizione, elementi che fanno dell’enogastronomia locale un punto di riferimento per chi ama scoprire i segreti di una tradizione culinaria autentica e appassionata.
Una Ricetta tradizione di zona è la Pearà: nasce da un’antica tradizione culinaria italiana, un condimento povero e al contempo ricco di sapore, che affonda le sue radici nella cucina contadina.
La ricetta tradizionale prevede l’uso di pane raffermo ammollato in un brodo caldo, arricchito con un generoso quantitativo di pepe nero macinato, olio extravergine d’oliva, aglio e sale, il tutto lavorato fino a ottenere una salsa cremosa e avvolgente.
Questo condimento, nato in tempi in cui gli ingredienti semplici e genuini erano alla base della cucina quotidiana, era utilizzato per esaltare il gusto di carni e bolliti, trasformando il pane in un prezioso alleato gastronomico.
Oggi, la pearà rappresenta un vero e proprio patrimonio enogastronomico, simbolo della capacità di trasformare prodotti modesti in piatti ricchi di storia e tradizione, e continua a essere apprezzata sia dai cuochi casalinghi che dagli chef che desiderano riscoprire e valorizzare le ricette della tradizione italiana.
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Sommelier e commissario enologico internazionale, con una formazione all’Accademia del Gusto che l’ha portata a diventare anche Chocolate Tester, degustatrice di olio, formaggi e miele. La sua passione per la gastronomia si esprime attraverso una costante ricerca e abbinamento di ingredienti, tecniche e vini, dando vita a creazioni che celebrano colore, equilibrio e consistenza. Fondatrice dell’agenzia FoodandWineAngels, Carol è una marketing strategist esperta e selezionatrice di prodotti enogastronomici per mercati esteri ed e-commerce internazionale. Conduce masterclass e degustazioni in eventi fieristici, promuovendo l’eccellenza del gusto italiano. La sua carriera include il ruolo di editrice del magazine Papillae.it e ideatrice di progetti editoriali innovativi che uniscono radio web e altre piattaforme per fare squadra nella divulgazione del settore enogastronomico. Carol è anche qualificata come Maestro Sun, e organizza corsi di cucina asiatica, rappresentando quattro attività ristorative. Attraverso il format “Il viaggio degli Umami,” esplora la chimica e le sensazioni organolettiche del cibo in trasmissioni web radio. La sua rubrica “In viaggio con Carol” include podcast enogastronomici che raccontano territori e produttori attraverso storie coinvolgenti. Nel 2021 ha pubblicato il libro “Cena con Fattura d’Amore” (Ronca Editore), un’opera che combina gastronomia sensoriale, introspezione e romanzo, offrendo un viaggio verso il benessere attraverso i sensi e la complicità. La sua attività di selezionatrice si basa su anni di esperienza e su un metodo consolidato che include l’analisi organolettica e commerciale di ogni prodotto. Ha creato un’anagrafica con oltre 40.000 attività nel settore food & wine, documentando ogni prodotto con report dettagliati e articoli, contribuendo a creare valore per le aziende partner. Carol Agostini è una networker instancabile, sempre alla ricerca di sinergie tra professionisti e opportunità che uniscano persone per progetti di successo. Il suo lavoro unisce passione, innovazione e professionalità, rappresentando un esempio di eccellenza nel mondo del gusto e della comunicazione enogastronomica. Sommelier e commissario enologico internazionale, con una formazione all’Accademia del Gusto che l’ha portata a diventare anche Chocolate Tester, degustatrice di olio, formaggi e miele. La sua passione per la gastronomia si esprime attraverso una costante ricerca e abbinamento di ingredienti, tecniche e vini, dando vita a creazioni che celebrano colore, equilibrio e consistenza. Fondatrice dell’agenzia FoodandWineAngels, Carol è una marketing strategist esperta e selezionatrice di prodotti enogastronomici per mercati esteri ed e-commerce internazionale. Conduce masterclass e degustazioni in eventi fieristici, promuovendo l’eccellenza del gusto italiano. La sua carriera include il ruolo di editrice del magazine Papillae.it e ideatrice di progetti editoriali innovativi che uniscono radio web e altre piattaforme per fare squadra nella divulgazione del settore enogastronomico. Carol è anche qualificata come Maestro Sun, e organizza corsi di cucina asiatica, rappresentando quattro attività ristorative. Attraverso il format “Il viaggio degli Umami,” esplora la chimica e le sensazioni organolettiche del cibo in trasmissioni web radio. La sua rubrica “In viaggio con Carol” include podcast enogastronomici che raccontano territori e produttori attraverso storie coinvolgenti. Nel 2021 ha pubblicato il libro “Cena con Fattura d’Amore” (Ronca Editore), un’opera che combina gastronomia sensoriale, introspezione e romanzo, offrendo un viaggio verso il benessere attraverso i sensi e la complicità. La sua attività di selezionatrice si basa su anni di esperienza e su un metodo consolidato che include l’analisi organolettica e commerciale di ogni prodotto. Ha creato un’anagrafica con oltre 40.000 attività nel settore food & wine, documentando ogni prodotto con report dettagliati e articoli, contribuendo a creare valore per le aziende partner. Carol Agostini è una networker instancabile, sempre alla ricerca di sinergie tra professionisti e opportunità che uniscano persone per progetti di successo. Il suo lavoro unisce passione, innovazione e professionalità, rappresentando un esempio di eccellenza nel mondo del gusto e della comunicazione enogastronomica.
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