Spaghetti alla….
Tutto nasce da un passaggio prima di pranzo da Giovanni Sorrentino, amico e Patron Chef di Gerani a Sant’Antonio Abate (NA).
L’idea mia e di Giovanni è che non esista nessun formato di pasta che dia l’idea di qualcosa di veloce e sia così versatile con i condimenti.
Basta solo la fantasia di chi cucina o l’adattare un sugo che siamo abituati a mangiare con un altro formato.
Si parte dalla puttanesca napoletana, piatto che lo storico Ristorante Zi Teresa a Napoli definiva nel suo menu del 1890, per essere garbata nei toni “alla bella donna”.
Solo che Giovanni ci aggiunge spada e finocchietto.
Vediamola.
Spaghetti alla puttanesca di pesce spada e finocchietto
Ingredienti per 4 persone:
– 440gr spaghetti
– 300gr pomodorini gialli e rossi
– 200 gr pesce spada
– 50 gr olive
– 20gr capperi dissalati
– 1 peperoncino
– 1 spicchio d’aglio
– un mazzetto di finocchietto
– Olio extravergine d’oliva qb
Procedimento
Scaldare in un tegame un filo d’olio e uno spicchio d’aglio in camicia schiacchiato.
Aggiungere capperi, olive e un peperoncino fresco tagliato a listarelle e privato dei semi
Poi i pomodorini tagliati a metà e lasciate cuocere dolcemente 10 minuti
Aggiungere il pesce spada tagliato a cubetti di circa 1 cm e un mestolo di acqua di cottura della pasta.
Cuocere gli spaghetti due minuti in meno del tempo indicato sulla confezione
Scolare e terminare la cottura all’interno del sugo aggiungendo un po’ d’acqua di cottura all’occorrenza
Mantecare infine con un filo di olio extravergine e finocchietto fresco tritato.
Autore
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Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.
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