Storie di polpette. I Mondelighi

blank

Storie di polpette. I Mondelighi.

I mondeghili, tradizionali polpette milanesi, sono un piatto ricco di storia e sapore.

Queste deliziose polpettine nascono dalla tradizione contadina lombarda e rappresentano un esempio perfetto di cucina di recupero, dove nulla va sprecato.

La loro origine si perde tra le pieghe della storia, ma è comunemente accettato che il nome “mondeghili” derivi dalla parola araba “al-bunduck”, che significa polpetta, e che sia stato adattato dai milanesi durante il periodo di dominazione spagnola, trasformando la parola spagnola “albondiga” in “albondeguito”, e infine in “mondeghilo”.

La ricetta dei mondeghili è stata tramandata di generazione in generazione, subendo variazioni e arricchimenti, ma mantenendo sempre la sua essenza: l’utilizzo di carne avanzata, solitamente di manzo, che viene tritata e combinata con altri ingredienti come mortadella di fegato (talbolta la mortadella di Bologna che ha un sapore meno deciso), pane raffermo ammollato nel latte, uova, formaggio grattugiato (tipicamente Grana Padano o Parmigiano Reggiano), prezzemolo tritato, scorza di limone e noce moscata. Questi ingredienti vengono poi impastati insieme fino a formare delle polpette, che vengono impanate nel pangrattato e fritte nel burro¹.

I mondeghili non sono solo un piatto gustoso, ma anche un simbolo di sostenibilità e rispetto per le risorse alimentari.

Nel 2008, hanno ricevuto la Denominazione Comunale (De.Co) di Milano, un riconoscimento che sottolinea l’importanza di questa pietanza nella cultura e nella tradizione culinaria milanese¹.

La preparazione dei mondeghili, quando non si recupera il bollito, inizia con la cottura del biancostato di manzo in una pentola con acqua salata, sedano, carote e cipolla.

Dopo circa un’ora, la carne diventa tenera e pronta per essere sbriciolata e mescolata con gli altri ingredienti.

 La mortadella di fegato, o Bologna, aggiunge un sapore ricco e profondo all’impasto, mentre la scorza di limone conferisce una nota agrumata che bilancia il gusto.

Una volta formati, i mondeghili vengono passati nel pangrattato e fritti in abbondante burro fino a diventare dorati e croccanti all’esterno, mantenendo un cuore morbido e succulento.

Serviti caldi, sono un piacere per il palato e possono essere accompagnati da una semplice insalata o da un contorno di patate.

A ben vedere i mondeghili milanesi sono molto più di semplici polpette; sono un piatto che racconta una storia di adattamento culturale, di sostenibilità e di amore per la buona cucina.

La loro popolarità non accenna a diminuire, e continuano a essere un punto fermo nei menu dei ristoranti tradizionali milanesi, così come nelle case dove si continua a valorizzare la tradizione culinaria locale.

Provare i mondeghili significa assaporare un pezzo di storia milanese, un’esperienza che va oltre il semplice atto del mangiare, diventando un vero e proprio viaggio nel tempo e nella cultura di una città che ha saputo trasformare la necessità in virtù e l’arte del recupero in una prelibatezza senza tempo.

Lascia un commento