Oggi per storie di polpette parleremo delle tefteli russe sono un piatto tipico della cucina russa con una storia ricca e un gusto inconfondibile. Diffuse in diverse varianti in tutta la Russia e in alcune zone dell’Europa orientale, le tefteli russe rappresentano un elemento iconico della gastronomia di questa regione, apprezzato per la sua semplicità, la sua bontà e la sua versatilità.
Storia e Tradizione
Le origini delle tefteli russe si perdono nel tempo, legate alla vita contadina e alla necessità di utilizzare ingredienti semplici e di recupero. Si pensa che la ricetta sia nata come piatto povero, un modo per sfruttare la carne macinata, la pasta e le verdure. Nel corso dei secoli, le tefteli russe sono diventate un piatto simbolo della tradizione culinaria russa, preparate in ogni famiglia con varianti e segreti tramandati di generazione in generazione.
Ricette e Varianti
La ricetta delle tefteli russe varia leggermente da regione a regione, ma gli ingredienti principali rimangono sempre gli stessi:
- Carne macinata di manzo o maiale
- Cipolla
- Aglio
- Prezzemolo
- Uova
- Pangrattato
- Sale
- Pepe
Preparazione
- Soffriggere la cipolla e l’aglio tritati in olio d’oliva.
- Aggiungere la carne macinata e cuocerla fino a che non sia rosolata.
- Unire il prezzemolo tritato, il sale e il pepe.
- Sbattere le uova in una ciotola e unire il pangrattato.
- Amalgamare bene il composto di carne con il composto di uova e pangrattato.
- Formare delle polpette tonde con l’impasto, di circa 3-4 cm di diametro.
- Cuocere le tefteli in acqua bollente salata per circa 10 minuti, fino a che non saliranno a galla.
- Servire le tefteli russe calde, con una salsa al pomodoro, panna acida o yogurt.
Consigli
- Per un sapore più intenso, potete aggiungere alle tefteli spezie come paprika, cumino o noce moscata.
- Se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungete un altro cucchiaio di pangrattato.
- Potete cuocere le tefteli russe anche al forno, per una versione più light.
- Le tefteli russe sono un piatto versatile che può essere gustato come antipasto, secondo piatto o contorno.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.