Sugar tax e plastic tax: rinvii e sconti all’italiana
- anna cali
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ncora una volta, le misure per contrastare l’obesità, l’inquinamento e la dispersione di rifiuti in Italia vengono rinviate.
La sugar tax sulle bibite zuccherate e la plastic tax sugli imballaggi in plastica monouso sono state nuovamente posticipate, rispettivamente al 1° luglio 2025 e al luglio 2026.
Sugar tax: un rinvio amaro
L’introduzione della sugar tax, già prevista per il 1° luglio 2024, è stata rinviata di un anno a causa delle pressioni dell’industria delle bibite zuccherate.
Un’industria che, nonostante gli evidenti danni alla salute pubblica causati dai suoi prodotti, continua a godere di privilegi fiscali, come l’IVA ridotta al 10% (contro il 22% delle spremute di arancia fresca).
Plastic tax: un invito a inquinare
La plastic tax, introdotta per ridurre il consumo di plastica monouso e incentivare il riciclo, è stata rinviata addirittura di due anni. Un regalo alle aziende produttrici di plastica, che continuano a mettere a rischio la salute del pianeta e delle persone.
Le conseguenze di questi rinvii
I rinvii della sugar tax e della plastic tax avranno conseguenze negative sulla salute pubblica e sull’ambiente. L’obesità, le malattie legate all’eccesso di zuccheri e l’inquinamento da plastica continueranno ad aumentare, con costi sanitari e ambientali enormi.
Cosa si può fare
È necessario che il governo italiano prenda sul serio la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. La sugar tax e la plastic tax devono essere introdotte senza ulteriori rinvii e con misure più incisive.
Informazione e mobilitazione
È importante che i cittadini siano informati sui rischi dell’obesità, dell’inquinamento da plastica e dei benefici di misure come la sugar tax e la plastic tax. Solo attraverso una mobilitazione collettiva si potrà ottenere un cambiamento di rotta.