Tempo di Quaresima: il panino di mare di Ornella Buzzone

Tempo di Quaresima: il panino di mare di Ornella Buzzone.

 

Tempo di Quaresima: il panino di mare di Ornella Buzzone

Passato il Carnevale, che ufficialmente segna il nostro “addio alla carne”, arriva la quaresima cioè quel periodo dell’anno di privazione in cui, il precetto cattolico, impone di non mangiare carne nei “giorni di magro”.

Il pesce, però, è ammesso durante l’astinenza, motivo storico per cui il venerdì è il giorno in cui tradizionalmente si mangia pesce nei paesi a maggioranza cattolica.

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Ornella Buzzone, proprietaria del Public House-Burger di Caserta, alla domanda <<non hai nulla senza carne?>>, spesso avanzata da chi frequenta il suo locale, ha risposto realizzando “Qua’Polpo”, una gustosa alternativa per permettere a tutti i clienti di gustare i suoi saporiti panini, anche nei 40 giorni antecedenti la Santa Pasqua.

Rivisitando l’insalata di polpo, che spesso Ornella prepara in famiglia, la paninara promette di far dimenticare, almeno per un giorno, il suo hamburger.

Alla base del bun scarola riccia, stracciata affumicata, poi, polpo all’insalata, confettura di arance, olio al basilico, crema di patate e, per concludere, pepe rosa in grani.

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Che dire, una valida alternativa per questo periodo di “magra”, nel gusto certamente poco privativo ed idoneo a lasciarsi andare ad un piccolo peccato di gola.

In carta sono il venerdi.

Autore

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    Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.

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