Thanks giving Day e il suo cocktail

Stefano Santucci

Giovedi 28 novembre sarà Thanks Giving Day, la festa del Ringraziamento ancora poco sentita qui da noi se non da chi ha origini italo-americane o ha vissuto negli Stati Uniti e in Canada.

È la festa dei Padri Pellegrini inglesi che a Plymouth nel Massachusetts nell’ultimo giovedì di novembre nel lontano 1623 si riunirono in assemblea per rendere grazie di quello che avevano ricevuto soprattutto dai nativi americani che avevano insegnato loro cosa coltivare in quelle terre apparentemente ostili (granoturco) e cosa allevare (tacchini) permettendogli di sopravvivere e superare le iniziali difficoltà trovate per ambientarsi nei territori delle colonie.

Se vogliamo è molto simile al Natale almeno negli intenti ma gli si da una connotazione laica. Ringraziare fa sempre bene e riunirsi attorno ad un tavolo per questa motivazione dovremmo farlo tutti almeno una volta all’anno, campanilismo a parte.

Cosa si mangia solitamente in questa ricorrenza? Zucca, pannocchie di mais, pesce, torte di cereali, carne di cervo e naturalmente tacchino preferibilmente arrostito intero.

Stefano Santucci head barman dell’Hotel Hassler di Roma, abituato ad una clientela internazionale e americana, ha ideato un drink per il giorno del Ringraziamento che ha chiamato “Count your Blessing” 

Ricetta

– 3cl. di Knob Creek Rye Whiskey

-2cl. di cramberry

-1,5cl. di sciroppo d’acero

-1,5 cl. di succo di limone

– castagne bollite in infusione e succo di mirtillo

-Vermouth rosso Antica Formula

– in coppa Martini con garnish di bacche di cramberry e twist di limone.

Gli ingredienti autunnali ci sono tutti, facile da riprodurre. Proviamo il sapore del ringraziare.

Stefano Santucci