Torte decorate, il futuro è un ritorno al passato?
- Letizia Ninì Montalbano
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Negli ultimi anni abbiamo vissuto l’esplosione del cake design, torte a 2, 3… 8 piani, ricoperte e decorate con pasta di zucchero, fiori meravigliosi da sembrare più belli di quelli veri, pupazzi statuine.
E, per i bambini, tutti i personaggi dei cartoons riprodotti con una precisione maniacale. Ore e ore di lavoro, più la torta sembra di plastica più è ben riuscita. Sono d’aiuto i vari stampini che riescono a fare miracoli: foglie, fiori, lettere di tutte le fogge… l’attrezzatura è infinita ed un cake decorator deve, e vuole, averli tutti ! La torta deve stupire, non importa se è buona, se è quasi tutta finta, è lo spettacolo finale della festa.
Poi è arrivato il momento delle ‘Torte moderne’. Vari strati di mousse diverse e inserti da stratificare con precisione immensa, che si può verificare solo al taglio della fetta. E le coperture devono essere ‘a specchio’, lucide lucidissime che ti ci devi specchiare, colorate coloratissime, perfette e senza neanche una bollicina, per carità! Pulite, quasi zen, pochi elementi a formare un decoro minimal, perché l’importante è la perfezione della copertura lucida.
Basta, dimentichiamoci tutto ciò.
La nuova frontiera della torta di compleanno sono le ugly cakes, torte brutte perché imperfette. Spatolate alla buona, con scritte fatte da mani imprecise e tremolanti, e qualche ciuffetto creato con sac a poche e un paio di beccucci di quelli usati negli anni ’70, che sono rimasti nascosti in un angolo in fondo al cassetto della cucina. Proprio la torta preparata della zia incapace. L’importante è che siano coloratissime, e gli accostamenti devono essere azzardati: giallo e turchese, rosso e viola, blu e marrone, rosa e arancione. La copertura sarà di crema al burro o panna montata, debitamente colorate.
Se proprio vogliamo strafare, la ugly cake diventerà una lambeth cake, cioè decorata,con sac a poche, vari beccucci e tanti colori brillanti, con la tecnica Lambeth, un cake decorator inglese della prima metà del secolo scorso. Nel Lambeth Method of Cake Decoration and Practical Pastries, pubblicato ne 1934, sono illustrate le varie tecniche per decorare torte con il sac a poche, utilizzando buttercream e royal icing.
Insomma, assistiamo ad un ritorno al passato, alle torte dall’aspetto ‘fatto in casa’. E sono per lo più i teen ager a chiederle. Non vogliono più le torte all’americana, con tanti piani, tanta pasta di zucchero e tanta precisione. Vogliono la torta buona, dall’aspetto appetitoso.
Richiestissime sono la caprese, la crostata con la marmellata o alla crema di limoni. E per spegnere le candeline una rustica ugly cake, farcita di crema pasticciera, al cioccolato o, naturalmente, di crema spalmabile alla nocciola.
E noi, che 20 anni fa abbiamo messo da parte sac a poche e panne colorate per dedicarci al cake design, saremo pronte a farle ‘brutte’, dopo che abbiamo cercato per anni la perfezione? Staremo a vedere.
P.S. se volete aggiornarvi sulle nuove tendenze, cercate su Instagram #uglycake e #lambethcake