Un gustoso assaggio della cultura mauriziana
- redazione
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Un gustoso assaggio della cultura mauriziana
“Cosa mangio oggi?”: questo quesito quotidiano, forse uno dei più antichi del mondo, non va in vacanza.
Ciascuno di noi, si trova spesso a riflettere sulla scelta per i propri pasti, anche quando è in ferie.
Questo non solo per via dell’imprescindibile e vitale funzione nutritiva del cibo, ma anche per il piacere di consumarlo e per il ruolo che ricopre nella creazione delle relazioni interpersonali e dell’identità di una comunità: quando si mangia lo si fa possibilmente insieme, condividendo pietanze a base di ingredienti locali, preparate con tecniche trasmesse di generazione in generazione e perfezionate nel corso del tempo.
Proprio per questo, specialmente in vacanza, la risposta alla domanda “Cosa mangio oggi?” può diventare un incredibile viaggio tra i sapori, alla scoperta di alcuni aspetti della vita quotidiana dei luoghi visitati.
Il cibo in viaggio…
Europa, Asia e Africa: tre dei cinque continenti con molteplici tradizioni gastronomiche, trovano un punto di incontro in un’isola di appena 2.000 chilometri quadrati, situata al largo della costa orientale dell’Africa.
Mauritius, la perla dell’Oceano Indiano, è di piccole dimensioni sulla carta ma di fatto ha dimostrato di avere spazio a sufficienza per accogliere nel tempo navigatori arabi, coloni portoghesi, francesi e britannici, oltre a lavoratori indiani e commercianti cinesi.
È stata proprio la capacità di accogliere e armonizzare tutte queste tradizioni che ha dato vita alla poliedrica cultura mauriziana, varia e briosa anche a tavola.
…a Mauritius…
“Cosa mangio oggi a Mauritius?” ci si potrebbe chiedere.
La risposta è vasta quanto il mondo: l’isola propone specialità di tradizione indiana, cinese, araba, africana, francese e molto altro, dallo street food alle opzioni più ricercate.
Da provare, per un’esperienza autentica, la tipica cucina creola servita nelle caratteristiche table d’hotes.
Si tratta di piccoli ristoranti, spesso circondati da vegetazione lussureggiante, in cui viene servito il cosiddetto “manzé lacaz” (cibo locale, in creolo).
I grandi protagonisti sono carne e pesce, accompagnati da riso, legumi o verdure e insaporiti con deliziose spezie.
E per chiudere il pasto, trionfano i frutti tropicali. Non mancano, infine, bevande locali come birra e rum.
…visitando tutta l’isola!
Si trovano table d’hotes praticamente ovunque a Mauritius e sceglierne una è davvero difficile.
Per orientarsi, ecco una breve guida con una piccola selezione di alcune table d’hotes nelle varie parti dell’isola.
Le altre potrete scoprirle voi!
Partendo dalla Capitale: nella vivace Port Louis, le opzioni di ristorazione non mancano, tanto che vi si organizzano anche tour di street food.
Attorno al mercato centrale e a Caudan Waterfront sorgono diversi bar e ristoranti che propongono specialità creole da consumare sul posto o passeggiando per la città.
Nord. Visitando questa regione, tra i punti di interesse turistico sono sicuramente da non perdere il museo della canna da zucchero, l’Aventure du Sucre e la distilleria presso lo Chateau de Labourdannoais.
Ciascuno di questi siti include anche una caratteristica table d’hotes (Le Fangourin e La Table du Chateau) in cui gli ospiti si ristorano dopo la visita.
Sud. Una sosta per rifocillarsi risulta quanto mai necessaria dopo una visita al villaggio di pescatori di Mahèbourg, con le sue strade ricche di storia, o dopo un giro in bici tra i numerosi punti panoramici della costa sud. Sia i villaggi sia la zona vicina alla famosa spiaggia di Gris Gris sono pieni di caratteristiche table d’hotes pronte a offrire ristoro ai viaggiatori.
Centro. Il cuore verde dell’isola custodisce siti di interesse sia architettonico sia gastronomico, come la casa colonica Maison Eureka, la fabbrica del tè di Bois Cheri e la tenuta di Saint Aubin, tutti con annesse table d’hotes.
Est. Una visita a Trou d’Eau Douce è d’obbligo. Questo villaggio di pescatori è ricco di storia e le strade sono fiancheggiate da ristoranti. Chi si alza abbastanza presto, può ammirare un’alba incredibile e avvistare i pescatori locali che escono alla ricerca di pesce fresco (proprio quello che verrà servito la sera, a cena)! Anche il mercato centrale di Flacq vale una visita per scoprire gli ingredienti alla base della cucina creola.
Ovest. Una vacanza all’insegna degli sport aquatici o incentrata sul trekking nel Parco nazionale di Black River Gorges richiedono un’energia che solo la cucina creola può offrire… E anche qui le table d’hotes non mancano!
E se ancora non bastasse, un ulteriore suggerimento potrebbe essere quello di leggere la storia di Marie-Christine e Majo… https://mauritiusnow.com/blog/things-to-do/creole-food-in-mauritius/