Una Petroniana al mese – maggio 23
- amicidellapetroniana
- Ti potrebbe interessare Autori, Cibo e tradizioni
In quanti modi diversi si può misurare il tempo?
Per una coppia si può usare il numero di litigi e riappacificazioni trascorsi, gli amici possono ricorrere alla quantità di birre celebrate, di serate dedicate alla petroniana, o al conteggio di pacche sulle spalle date in un momento di difficoltà. Per un ristorante valgono i cicli di lavastoviglie effettuati, il numero di bicchieri rotti o quale grattacielo si supererebbe sommando assieme tutti gli strati di lasagne preparate.
La Rosteria Luciano ne avrà probabilmente sfornate dozzine di torri degli Asinelli, il locale è infatti uno degli storici ristoranti Bolognesi e, anche se da pochi mesi la gestione è cambiata, la storia di questa osteria si respira fin dall’ingresso e dall’insegna.
È un raro mercoledì sera non piovoso di questo pazzo maggio e il locale, situato in via Nazario Sauro di fronte a uno dei club di musica dal vivo più frequentati dai giovani universitari, è semivuoto così l’oste ci riserva uno splendido tavolino nel chiostro all’esterno del ristorante. Dalle finestre dei palazzi esce il vociare di qualche famiglia seduta a tavola, sullo sfondo un televisore che trasmette il telegiornale delle 20.30.
Tovagliato e posate eleganti e sobrie, partiamo con un pignoletto frizzante e crostini con spuma di mortadella.
Tutto onesto ed abbondante.
Puntiamo dritti a sua maestà la petroniana, accompagnata da un rosso calabrese suggeritoci dal simpatico e competente oste. La cotoletta è ben bilanciata nelle dimensioni e nel gusto, senza che un sapore sovrasti l’altro, mentre la panatura è compatta e custodisce una lombatina di maiale che conferisce uno sprint in più al piatto. Il tutto alloggia su una cremina di parmigiano e brodo gustosissima e non invadente, davvero un piatto ben riuscito.
Le patate a corredo della petroniana sono un ottimo compagno di viaggio come anche la fresca insalata di puntarelle di carciofi.
Segue il consueto giro di dolci che non deludono così come tutta la serata in questa osteria che trasuda storia.
Il conto è in linea con quanto ricevuto, la Rosteria Luciano è pronta per la sua nuova reincarnazione rimanendo un riferimento per la cucina bolognese.
Proprio lì nel crocevia fra il serio e il faceto nascono gli Amici della Petroniana, che sulle sacre orme di altre istituzioni bolognesi come la Dotta Confraternita del Tortellino e gli Apostoli della Tagliatella, hanno deciso di manifestare al mondo il loro amore per la Cotoletta alla Bolognese, altresì conosciuta come La Bologna, o la Petroniana se ad arricchire l’assaggio c’è il tartufo. Nata da un’idea di Giacomo Gelati, Andrea Ortolani e Daniele Rimondi il 14 settembre 2014, a un’ora dalla vittoria di un prestigioso torneo di calcetto (Tutto Molto Bello), gli Amici della Petroniana celebrano, promuovono e divulgano la cultura gastronomica cittadina attraverso un antico piatto depositato alla Camera di Commercio di Bologna solamente il 14 ottobre 2004: per farlo, la delegazione petroniana, oggi composta da 8 giurati, una volta al mese si reca in un ristorante del territorio e recensisce la straordinaria pietanza a base di cotoletta di vitello, ammantata di prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano e irrorata di brodo