Una serata dedicata al Morellino di Scansano, con una selezione di dieci etichette della Docg
Alla sua seconda edizione, Morellino del Cuore è un progetto ideato e avviato nel 2023 dal Consorzio di Tutela Morellino di Scansano Docg in sinergia con i giornalisti Roberta Perna e Antonio Stelli.
La selezione dei dieci “migliori” Morellino viene fatta da una giuria di sei esperti di settore e firme autorevoli, quest’anno tutti sommelier famosi, chiamati a scegliere tra diversi campioni di Morellino di Scansano Docg, in questa edizione sono stati 59.
Le dieci etichette viaggiano nelle tre categorie, Annata, Intermedio e Riserva.
L’Annata non prevede legno ed è quella più immediata, senza filtri, fresca e dinamica.
L’intermedio, che sarà con tutta probabilità il Superiore, menzione riconosciuta pochi giorni fa all’interno del disciplinare, è la versione che ci ha più convinto quest’oggi e che non ha obbligo di fare legno, quindi un vino agile ma comunque frutto di una selezione attenta e una resa bassa.
La Riserva, come sappiamo, esce il primo gennaio del terzo anno dalla vendemmia e ha l’obbligo di affinamento in legno.
Si tratta sempre di un vino composto, equilibrato, di buon corpo che non lascia spazio a fraintendimenti.
La ricerca del progetto si concentra sulla possibilità di individuare cinque macroaree omogenee di produzione di Morellino, per identificare la varietà e connotarla ancora di più rispetto a tutte le aree dove si coltiva il Sangiovese.
“Quando raccontiamo il Morellino, vogliamo ancora più serietà” afferma il direttore del Consorzio di Tutela del Morellino Alessio Durazzi, presente alla serata, insieme ai giornalisti Roberta Perna e Antonio Stelli. “Un progetto utile anche per dare uno spaccato annuale” commenta quest’ultimo.
Perché scegliere il Morellino? Proviamo a scoprirlo nel corso della degustazione, per raccontare un Morellino diverso, meno aggressivo e più femminile. “Il Morellino in Toscana si differenzia e in questo ha bisogno di ritrovare l’autorevolezza che aveva perso nel tempo” – commenta sempre Stelli.
Ci addentriamo nel Sangiovese di Maremma e queste dieci etichette si presentano simili per alcuni caratteri, pur mantenendo una loro forte identità.
Oltre al vitigno principe, si usano il Ciliegiolo, Colorino, Alicante ma anche internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot.
Interessanti gli assaggi, per descrivere a un pubblico sempre più vasto una Docg che ha bisogno di essere attualizzata e rilanciata.
Cantina Vignaioli Morellino di Scansano Roggiano Docg 2023.
700 ettari tra Scansano e Pitigliano, l’azienda mostra molta differenza di suoli tra entroterra e vicinanza al mare. Sangiovese al 95% e il resto Alicante.
Al naso percepiamo frutto rosso, lampone e fragola.
Si apre con un minimo di attesa, in bocca è fresco e mantiene una buona acidità. Non manca una lieve nota glicerica.
San Felo Morellino di Scansano Docg 2023.
Da terreni sabbiosi e drenanti, con vento perenne.
Da Sangiovese 85% e Cabernet Sauvignon 15%, al naso profumato, con effluvi mentolati, in bocca è speziato, erbaceo, il tannino presente, caldo al sorso, regala mineralità sul finale.
La varietà internazionale si fa sentire.
Terenzi Morellino di Scansano Docg 2023.
Saliamo verso Saturnia con terreni argillosi e sassosi e orientamenti a ovest verso Manciano. Sangiovese in purezza, al naso è pungente, intenso, in bocca persiste una nota amaricante.
Passiamo ai quattro assaggi di Intermedio
Boschetto di Montiano PerBene Morellino di Scansano Docg 2022.
Su terreni a basse altitudini, 180 metri di dislivello, da uve Sangiovese al 90% e il restante Ciliegiolo e Merlot.
Una parte in bocca rimane cremosa, avvolgente, il timbro marino non manca, la nota sapida finale regala freschezza.
In evidenza il frutto e le spezie.
Matura per il 20% in botti di rovere francese.
Morisfarms Morellino di Scansano Docg 2022.
L’azienda dedica svariati ettari solo alle varietà di rosso, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.
Utilizza il cemento per la Riserva, acciaio per questa versione più “light”. Il sangiovese è al 90%, per il 10% Merlot e Syrah.
Un tono deciso per questo vino, il tannino è presente ma levigato, piuttosto lineare, non male la rotondità donata dalla minima percentuale di internazionale.
Roccapesta Morellino di Scansano Docg 2022.
Siamo a 150 metri davanti al mare, dove non mancano vento, calore e luce.
In questo caso abbiamo un Sangiovese in purezza, con tannini molto evoluti, in evidenza la liquirizia, le spezie e il sottobosco.
Le alte temperature qui donano una certa avvolgenza al vino, un tono caldo. Matura in botti grandi di rovere francese.
Podere 414 Morellino di Scansano Docg 2022.
85% Sangiovese e 15% Alicante, Ciliegiolo, Colorino e Syrah.
Qui entrano in gioco altri fattori, anche se in parte, le varietà hanno un loro peso.
La macerazione è prolungata per almeno 15 o 20 giorni, si usano per la vinificazione tini tronco conici e cemento e il 60% viene affinato in tonneau.
Il colore è rosso rubino intenso, al naso i profumi sprigionano speziatura, frutto rosso, un tenue sentore di legno.
Al palato il vino è ampio, si percepisce una nota amaricante sul finale ed è decisamente gastronomico.
Concludiamo con le Riserve.
Alberto Motta Morellino di Scansano Docg Riserva 2021.
Sangiovese in purezza, si affina in tonneau per 12 mesi e altri 12 in cemento.
Le uve provengono da terreni sciolti e sabbiosi, il vino risulta “marino”.
Il naso è pulito, fresco, le note sono di ciliegia matura, una parte speziata.
Amaricante su un finale netto, pulito, deciso in bocca.
Val delle Rose Poggio al Leone Morellino di Scansano Docg Riserva 2021.
Il 90% è Sangiovese e il restante non dichiarato.
Viene affinato per 12 mesi in barrique, si percepisce un’acidità meno coinvolgente.
Una versione di Morellino sapida, il frutto si evolve, in evidenza spiccano la confettura di amarene, speziatura e sottobosco, il finale è minerale.
Santa Lucia Torre del Moro Morellino di Scansano Docg Riserva 2020.
Sangiovese in purezza con maturazione per 24 mesi in botti grandi di rovere e altri 120 giorni in bottiglia.
Il legno regala lievi note di boiserie, il vino è consistente, vellutati i tannini, il frutto è maturo e carezzevole, in bocca avvolgenza e pienezza, un sorso caldo, lungo dalle memorie terrose e di humus.
Di grande personalità.
Autore
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Laureata in Lettere antiche, inizio a scrivere da giovanissima e divento pubblicista. Da giugno 2024 sono giornalista professionista, regolarmente iscritta presso l'ordine regionale del Lazio. Collaboro con varie riviste online, nel 2019 inizio a curare una rubrica che si chiama Sulla Strada del Vino, insieme al mio collaboratore Massimo Casali, sommelier e master sommelier di grande esperienza. Da quel momento comincia una fitta esperienza nel mondo del vino, visito cantine, partecipo a press tour e mi dedico a eventi, specialmente su Roma, scrivendo per la testata www.gliscomunicati.it, Vinup e Lavinium, in particolare l'ultima che è una rivista di settore. La passione per il vino mi permette di viaggiare e conoscere diverse realtà. L'amore per l'arte e l'antichità si fonde perfettamente con questo mondo che racchiude in sé opportunità uniche per approfondire il territorio e la storia del nostro paese. Uno degli obiettivi è quello di spaziare e andare a scoprire le realtà vinicole anche all'estero, per approfondire e specializzarmi.
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