Uniday: masterclass sui vini dell’Etna con la Delegazione AIS di Siracusa  

Uniday: masterclass sui vini dell’Etna  con la Delegazione AIS di Siracusa

 

Uniday: masterclass sui vini dell’Etna  con la Delegazione AIS di Siracusa

Nel contesto del salone Uniday Expo 2025, evento biennale dedicato al mondo dell’Ho.Re.Ca. andato in scena nei giorni scorsi a Siracusa, alla Fiera del Sud, tra gli eventi più interessanti in calendario figurava certamente la masterclass che l’Associazione Italiana Sommelier del capoluogo aretuseo ha dedicato ai vini dell’Etna.

Un focus molto interessante, tenuto in modo impeccabile dal delegato Alessandro Carrubba, in grado di catturare l’attenzione degli ospiti durante la degustazione e di illustrare (seppure nel breve tempo a disposizione) caratteristiche e qualità di una zona di produzione enologica sempre più apprezzata a livello nazionale e internazionale, come l’Etna.

Tra etichette classiche e intriganti novità, il percorso enologico sul vulcano si è aperto con il Metodo Classico Brut Gaudensius, Blanc de Noir, Etna DOC di Firriato.

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Un’apertura quasi doverosa, sicuramente raffinata, con questo spumante da Nerello Mascalese, con oltre 36 mesi di affinamento.

Il suo sottile giallo paglierino ha colpito per i riflessi lucenti, che lasciavano presagire già una certa elegante intensità negli altri sensi.

E così è stato al naso, di grande interesse, con note delicate.

Fruttate, agrumate e ancora quel presagio di mineralità e territorialità unica, come solo l’Etna sa svelare.

Anche al sorso si è rivelato di grande pulizia, con notevole importanza riservata alla nota fruttata e con una sapidità equilibrata.

Lunga la persistenza, che ha poi richiamato ad altri gradevoli sorsi.

E se di classici dell’Etna scriviamo, non poteva certo mancare tra le citazioni il Metodo Classico Brut Rosé di Cantina Murgo, con tutta la personalità che questo spumante sa esprimere da sempre.

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Finezza ed eleganza regnano sovrane in questa produzione.

Assieme alla grande capacità di tenerne molto equilibrata l’acidità, che si traduce in sorsi gradevolissimi e personalità, già dal colore tenue e raffinato.

Al naso, note di rosa selvatica, melograno, note burrose di pasticceria, grande rotondità.

In bocca, l’ingresso si è rivelato vivace, fresco, veloce, di grande energia.

Tanto da farlo immaginare non solo come gioioso aperitivo, ma anche come vino da abbinamento a piatti di una certa importanza, ricchi e raffinati come il calice che ci siamo trovati dinanzi.

Infine, gran finale ancora legato alla pulizia di questo vino, con una lunga persistenza e un gradevolissimo retrogusto.

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Fermata 125, Etna Bianco DOC di Baglio di Pianetto, è stato il terzo vino degustato e illustrato da Alessandro Carrubba.

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Qui è emersa tutta la vivacità del Carricante, coltivato sul vulcano tra i 750 e gli 800 metri s.l.m. Un vino giovane, ma già con la sua personalità, dettata anche dalle scelte biologiche della cantina.

La giovinezza, svelata dal colore tenue giallo paglierino, si è rivelata anche al naso, con note vegetali e minerali e con tutta la territorialità inconfondibile.

Una combinazione di suolo e altitudine, che certamente nel tempo rivelerà ancor più complessità.

Al palato, l’ingresso è stato inevitabilmente legato all’acidità, con note ancora giovani appunto, con una salivazione interessante e con richiami alla polpa bianca di frutti che devono maturare. Un vino che incarna l’essenza stessa della verticalità enologica sul vulcano.

Il finale di questa interessante degustazione è stato riservato all’Etna Rosso DOC di Travaglianti 2020, Contrada Cavaliere.

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Qui il Nerello Mascalese si è rivelato nella sua maturità, con il suo rosso tipico scarico e, al naso, già con quei sentori di sottobosco, ribes, frutti rossi.

Al palato è stato dato il benvenuto al tannino, molto vivo, vivace, e con un ritorno dei sentori di frutta anche al gusto, oltre che all’olfatto. Un vino di grande espressività, con note finali di speziature.

Autore

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    Antonio Iacona è nato nel 1974 a Catania. Poeta, scrittore, giornalista, dopo il Liceo Classico si laurea in Lettere Moderne, con una tesi su Gabriele d’Annunzio. Ha esordito nella letteratura nel 1999 con il romanzo Nonostante il silenzio (Ed. Playwork), cui sono seguiti le raccolte di poesie A metà del cielo (Ed. Playwork) e Tra valli e vandee (Aletti Editore), i romanzi Santa Cruz (Ed. i-work) e La Sposa Nera (Ed. Miele), il saggio letterario La Poesia al Potere. Cultura e produzione letteraria nella Fiume dannunziana (Ass. “Gabriele d’Annunzio”) e l’opera teatrale Lugdunum. Nel 2024 ha pubblicato un nuovo volume di poesie, Approcci e approdi. Appunti di vini, di viaggi, di stagioni e di poesie (Il Convivio Editore). Fondatore e presidente dell’Associazione Culturale “Gabriele d’Annunzio”, è fondatore del Premio Letterario “Tito Mascali” e del Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. È sommelier e assaggiatore di olio, ha conseguito il Diploma FISAR e l’Attestato ONAV, e da oltre un decennio si occupa di giornalismo enogastronomico, collabora con prestigiose riviste nazionali di settore ed è presentatore di eventi legati all’agroalimentare. È coordinatore editoriale della rivista “Il Cuoco”, magazine ufficiale della Federazione Italiana Cuochi, di cui Iacona è “voce narrante” e presentatore in tutti gli eventi nazionali. Cura gli uffici stampa di prestigiose cantine siciliane, ha tenuto corsi di comunicazione e giornalismo nelle scuole e, di recente, su invito dell’Università degli Studi di Catania, ha tenuto un seminario sul turismo enogastronomico.

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