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Vis à vis con Antimo Caputo

Vis à vis con Antimo Caputo

Dal 1924, l’arte di lavorare il grano con generosità e passione è il cuore pulsante di Caputo, un’azienda che ha saputo trasformare la tradizione dei Maestri Mugnai Napoletani in un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

Dedicano il loro impegno a offrire farine di altissima qualità, destinate a professionisti e appassionati dell’Arte Bianca, garantendo il massimo rispetto delle materie prime e dei processi tradizionali.

La loro ampia gamma di farine, pensata per soddisfare le esigenze di panificazione, dolciaria, pasta e pizza, nasce da tre generazioni di esperienza, permettendo ai ristoratori e artigiani del gusto di esprimere al meglio la loro creatività.

Il Metodo Caputo preserva l’autenticità dei sapori, facendo delle nostre farine un simbolo di qualità e naturalità apprezzato in tutto il mondo.

Che ricordi ha di quando la vostra famiglia era impegnata nella produzione della pasta?

“Noi abbiamo appena celebrato il centenario della nostra azienda. La nostra storia inizia con il molino e il pastificio gestiti dai miei nonni, Antimo e Maddalena Caputo. Era un’attività artigianale di alta qualità, con grani provenienti da tutto il Mediterraneo. Negli anni ’60, con l’avvento dell’industrializzazione, decidemmo di concentrarci sull’arte bianca, chiudendo il pastificio per focalizzarci sulla produzione di farine di qualità”.

Come avete festeggiato i 100 anni del Molino Caputo?

“Abbiamo celebrato questo traguardo in molti modi. Tra i più significativi, un concorso per giovani artisti napoletani in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti, dedicato alla tradizione popolare del cibo. Inoltre, abbiamo festeggiato in tutto il mondo, da Tokyo a Dubai, con la Caputo Cup, il campionato mondiale del pizzaiolo”.

Come mantenete l’equilibrio tra innovazione tecnologica e tradizione artigianale?

“La tecnologia è uno strumento fondamentale per migliorare il controllo qualitativo e la sicurezza alimentare, senza cambiare la nostra filosofia artigianale. Permette regolazioni precise che garantiscono la genuinità e l’autenticità del prodotto”.

Quali sono le caratteristiche uniche della vostra farina per pizza?

“La nostra farina Nuvola per pizza contemporanea è naturale, derivata esclusivamente dal grano. Utilizziamo una selezione di varietà di grano ideale per la pizza tradizionale, con una macinazione lenta che esalta le qualità del grano, garantendo genuinità, autenticità e costanza nel tempo”.

Come riuscite a bilanciare la qualità delle materie prime per diversi settori come pasticceria, panificazione e pizzeria?

“Partiamo sempre dalla ricetta da realizzare, selezionando le varietà di grano ideali per ogni specifico prodotto. La conoscenza delle ricette ci permette di creare farine su misura, mantenendo una costanza qualitativa”.

Quali sono stati i momenti chiave del marchio Molino Caputo?

“Gli anni ’90 sono stati cruciali per l’artigianalità della pizza e del pane dolce. La nostra alleanza con artigiani italiani ha rafforzato la nostra presenza nel mondo, rispondendo alla crescente domanda di cibo autentico e genuino”.

Quali strategie avete adottato per portare il marchio Caputo oltre i confini nazionali?

“Abbiamo stretto alleanze con artigiani italiani, viaggiando insieme a loro per far conoscere i nostri prodotti e ingredienti autentici in tutto il mondo. Questo ha creato una grande opportunità di visibilità e riconoscimento internazionale”.

Qual è la sua ricetta del cuore e per quale motivo?

“Amo le ricette semplici, dove gli ingredienti sono riconoscibili e autentici. La riconoscibilità degli ingredienti è fondamentale per me, perché permette di apprezzare appieno la qualità e la genuinità del piatto”.

Autore

  • Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.

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Anna Calì

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.

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